4 gennaio 2015 | |
Cambiare verso alla prossima Legge di stabilità Famiglia e società nuovi motori della crescita Resta attuale la proposta di un "Patto per le politiche sociali e la famiglia" da affiancare alla programmazione economica ![]() Se la Legge di stabilità continua a rimanere uguale a se stessa, le questioni sociali sono state e sono tuttora moltiplicate, sommate, complicate dalla riduzione generalizzata di reddito e di opportunità familiari causata e riprodotta dalla lunga stagnazione. Si è formata in Italia - e non solo - la Questione sociale. Per questo non è più secondario all'inizio di quest'anno chiedere conto alla Legge di stabilità di quanto riesce ad rispondere alla Questione sociale. ![]() |
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11 gennaio 2015 | |
Inaugurato a Riga (Lettonia) l'Anno europeo dello Sviluppo L'Europa alla guida della cooperazione internazionale Nel 2015 bilancio e continuazione degli Obiettivi del Millennio; all'Expo di Milano i temi della nutrizione ![]() A fare del 2015 un anno "straordinario" per cooperazione allo sviluppo contribuisce anche l'Italia. L'Expo a Milano ha per tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita": sicurezza alimentare e sprechi alimentari saranno oggetto di dibattiti, di confronto di esperienze, di indicazioni di soluzioni. Proprio all'Esposizione universale di Milano si presenterà con più eventi la nuova Cooperazione italiana, la cui architettura è stata aggiornata con la legge 125 del 2014. ![]() |
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24 gennaio 2015 | |
San Francesco di Sales patrono dei giornalisti Per l'informazione di oggi due app di mezzo millennio fa Umanesimo e libertà dalla violenza ![]() Quanto può servire un insegnamento di quasi mezzo millennio fa? Il santo patrono dei giornalisti è infatti vissuto tra il Cinquecento e il Seicento. "San Francesco di Sales è un testimone esemplare dell'umanesimo cristiano" ha scritto papa Benedetto XVI. L'umanesimo è un bisogno della nostra cultura e della nostra informazione contemporanea. Dall'umanesimo e dalla sua spiritualità ricava la sua concezione della libertà. In una lettera del 1604 scrive: "Vi lascio lo spirito di libertà, non già quello che esclude l'obbedienza… ma quello che esclude la violenza". Non c'è infatti violenza nella sua comunicazione: nella predicazione, negli incontri personali, negli innumerevoli scritti. In un tempo in cui il genere letterario più voga è l'invettiva il vescovo Francesco di Sales adopera parole pacate, si serve dell'argomentazione, condivide la ricerca. Un santo così lo sento proprio un patrono per chi si dedica oggi alla divulgazione. ![]() |
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30 gennaio 2015 | |
Un dialogo certamente difficile dopo le promesse elettorali Con più Europa Tsipras può difendere i greci impoveriti La crisi umanitaria è una realtà, così come la scelta europea di investimenti pubblici: si parta da qui ![]() Nei primi approcci con l'Europa sia il primo ministro Alexix Tsipras sia il suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis hanno scelto la linea dura, come se stessero ancora cercando voti fra i greci. Certo non è prevedibile che sia un dialogo facile. Syriza ha vinto le elezioni con una serie di proposte (e di promesse) che occorre ora misurare anche al di fuori della Grecia. La vera carta, anche in questo passaggio, non è ridurre l'Europa ma avere più Europa. È la carta che ha in mano soprattutto Tsipras: sfidare l'Europa sui suoi valori e soprattutto sulle sue prospettive; in particolare sulle prospettive dell'euro al quale al momento della nascita era stata promessa una Unione Economica e Monetaria vera con l'integrazione delle politiche fiscali e degli investimenti. La promessa è ancora da mantenere; realizzarla adesso è il momento buono. ![]() |
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4 febbraio 2015 | |
La "centralità istituzionale" delle persone anche nell'attuazione della Costituzione Per Sergio Mattarella la Repubblica ha i volti degli italiani Con lui arriva al Colle il cattolicesimo democratico, capace di misurarsi con le cose nuove e con le cose imprevedibili ![]() Anche altre parole del cattolicesimo democratico hanno innervato la presentazione che di sé il presidente Matterella ha fatto ai concittadini italiani attraverso il Parlamento. Ritornano così all'attenzione dell'opinione pubblica un pensiero ed uno stile che hanno una continuità nella vita democratica italiana e che sono stati via via impersonati e aggiornati da figure alimentate prima dalla Costituzione e poi dal Concilio Vaticano II. Figure capaci di "discernere", cioè capaci di dialogare con la società; cristiani laici, che continuano ad ascoltare la lezione politica del beato Papa Paolo VI. Con Sergio Mattarella questa lunga storia arriva al Colle. E anche questa volta sarà capace di misurarsi con le cose nuove e anche con quelle imprevedibili. ![]() |
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10 febbraio 2015 | |
Con i tagli micidiali al Fondo per l'editoria duecento giornali a rischio L'Italia di provincia sta perdendo la voce La Costituzione è una buona base di partenza per affrontare un tema di libertà e di democrazia ![]() Senza un cambio di politica da parte del governo, potrebbero essere circa tremila i posti di lavoro che si perderanno (tra giornalisti, grafici, poligrafici, amministrativi). Complessivamente circa 300 milioni di copie di giornali non verranno più stampate, con conseguenze dirette per tipografie, pubblicità, trasportatori, distributori ed edicole. Per i lettori si tratterà di 500 mila pagine in meno di informazione. E si tratta in gran parte di quotidiani locali, settimanali diocesani, periodici di comunità, riviste di idee. Per la grande maggioranza si tratta di società editoriali senza scopo di lucro o di cooperative. Per invertire la tendenza e bloccare questa emorragia è in corso la campagna nazionale "Meno Giornali = Meno Liberi". L'hanno lanciata e la sostengono nove fra associazioni e sindacati del settore. ![]() |
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16 febbraio 2015 | |
Il negoziato per un accordo sugli scambi dei servizi a livello globale Salute, istruzione e acqua non sono merci Vanno tenute fuori dalla concorrenza e la titolarità deve rimanere pubblica ![]() Le prestazioni di servizi sono le più varie: comunicazioni, trasporti, distribuzione, turismo, cultura, sport, scuola, servizi finanziari, servizi ambientali (acqua, smaltimento di rifiuti), sanità, servizi sociali. Alcune di queste prestazioni sono servizi pubblici: la titolarità e l'organizzazione sono cioè in capo allo Stato, anche se la distribuzione avviene o può avvenire in compartecipazione con il privato sociale o con il privato commerciale. Il servizio però è unico e non è soggetto a concorrenza. La logica è che salute, scuola, acqua (per fare qualche esempio) non sono una merce ma componenti della cittadinanza. Se questi servizi vengono messi in concorrenza, diventano merce e non più condizione di cittadinanza. Addirittura con le loro tasse i cittadini finanziano non più un servizio pubblico ma i bilanci di società che hanno come finalità il guadagno. ![]() |
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22 febbraio 2015 | |
Dopo aver scelto di "cambiare verso", ci tocca la scelta decisiva: il "verso", il nostro destino La direzione dell'Italia per allontanarsi dal declino È la politica che parte dalla persona e ritorna alla persona. È il verso giusto ![]() È il verso giusto? Per sciogliere questo dubbio è necessario decidere quale sia la finalità del buon governo e quali siano i contenuti del benessere delle persone. Le questioni non sono di filosofia politica, di cui pure abbiamo bisogno per capire le relazioni tra persone, comunità e globalizzazione. Le questioni toccano la vita di milioni di persone. Per descriverle Sergio Mattarella ha usato le parole dell'articolo 3 della Costituzione e ha detto che sono di oggi; come di oggi è il suo cattolicesimo sociale; come di oggi sono Giorgio La Pira e Don Lorenzo Milani. È la politica che parte dalla persona e ritorna alla persona. È il verso giusto. ![]() |
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1 marzo 2015 | |
Il governo esautora i sindaci dal controllo dei giochi d'azzardo "Statalizzare" le slot machine non le renderà più sicure Un fondo per le "buone cause": meglio spenderlo in prevenzione ![]() Le regole individuate dal governo sembrano andare nella direzione del controllo. Il limite della proposta del governo è che le regole sono "solo" statali. Invece non è "solo" questa la volontà del Parlamento scritta nella legge delega. Invece non è "solo" questa l'esperienza accumulata negli anni a livello territoriale (comunale e regionale) nella limitazione del danno sociale di questa attività. Intanto sono davvero un gran numero questi malati: 800 mila italiani sono già certificati come affetti da ludopatia; altri due milioni sono considerati a rischio. ![]() |
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8 marzo 2015 | |
Cinquant'anni dopo la "Domenica di Sangue" per il movimento per i diritti civili degli afroamericani Sul ponte di Selma, piccolo paese dell'umanità, ad incontrare l'America che vogliamo Barack Obama dice ai giovani di tutto il mondo che quella marcia non è ancora conclusa ![]() In America quelli che sono giovani ricorderanno che il presidente ha detto che la loro nazione è pronta a mettersi al loro seguito. Non è il presente a preparare la strada al futuro; è il futuro che trascina il presente. Nel mondo tutti possiamo ora incontrare l'America che vogliamo: non la "superpotenza del bene" che comanda con la ricchezza, la tecnologia e le armi, ma un popolo che contagia il mondo con la sua libertà. Questa libertà contagiosa è probabilmente la risposta decisiva al fanatismo, alle chiusure, alla ferocia che riaffiora da secoli lontani. È già successo. Succederà di nuovo. L'America si è ritrovata a Selma per testimoniarlo. Domenica 7 marzo 1965, Selma, Alabama: Martin Luther King, premio Nobel per la Pace, sceglie il piccolo paese di Selma come luogo simbolo della battaglia per il diritto di voto degli afroamericani;: quel giorno sarà ricordato per sempre come il "Bloody Sunday" statunitense, la "Domenica di Sangue". Con Barack Obama anche noi ci ricorderemo del 7 marzo: quello del 1965, quello del 2015, sempre a Selma, piccolo paese dell'umanità. ![]() |
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15 marzo 2015 | |
Ritorna in Parlamento un tema lasciato in silenzio da 15 anni Detrazioni fiscali per le spese scolastiche: parità tra famiglie e tra scuole Un cammino iniziato nel 2000 dall'Ulivo ed abbandonato dalla Destra ![]() La strada delle detrazioni fiscali è coerente con la Costituzione: si sostengono le famiglie, non si finanziano le scuole. Inoltre le detrazioni fiscali sono possibili per le spese nell'intero sistema pubblico di istruzione, quindi non solo per le paritarie, ma anche per le statali (che sempre di più stanno chiedendo compartecipazioni alle famiglie): poiché è un sistema sul quale lo Stato esercita un controllo e dove i titoli di studio hanno lo stesso valore, è naturale che progressivamente le famiglie siano anch'esse poste sullo stesso piano. ![]() |
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22 marzo 2015 | |
Si sta definendo il Fondo europeo per gli investimenti strategici L'Europa ritorna al lavoro Le istituzioni dell'Unione impegnate a rendere operativo lo strumento a metà anno anche con il contributo dei Parlamenti nazionali ![]() A questo Fondo il Senato ha fatto riferimento nei primi quattro punti della risoluzione approvata al termine della discussione, risoluzione nella quale il Fondo ritorna anche nella parte che riguarda le scelte europee in materia di energia. La priorità che il Fondo riveste a giudizio dei senatori è giustificata certo dai contenuti del Fondo, ma prima ancora dalla scelta politica che è alla base della sua nascita: è la prima iniziativa presa dalla nuova Commissione europea, guidata da Jean-Claude Juncker, con la quale al centro dell'agenda politica dell'Unione Europea non sono più le cosiddette riforme strutturali e il rigoroso risanamento della finanza pubblica, ma il raggiungimento di accettabili tassi di crescita dell'economia europea. ![]() |
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29 marzo 2015 | |
Non c'è più solo il tema della sostenibilità finanziaria per le Regioni La salute insostenibile per le famiglie Si sta riducendo la cura per la prevenzione e il mantenimento, ma così si accrescono i rischi dell'emergenza e dell'urgenza sanitarie ![]() Ora siamo al punto che questo deficit non è più sopportabile dalle famiglie. Ora il deficit nei bilanci familiari produce una minore cura per la prevenzione e per il mantenimento, con la conseguenza di accrescere i rischi dell'emergenza e dell'urgenza sanitarie e quindi del ricorso all'ospedale. ![]() |
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5 aprile 2015 | |
Cinque anni non sono bastati per attuare la legge sulla non-autosufficienza La vecchiaia non è diventata una sfida per il Veneto Mezzo milione i veneti che stanno facendo fronte a crescenti carichi di cura ed economici ![]() Mentre questo succedeva e succede la giunta regionale del Veneto, presieduta da Luca Zaia, e la maggioranza di Destra del Consiglio regionale hanno fatto passare questi cinque anni di legislatura senza fare nulla. Non sono riuscite neppure a dare attuazione alle leggi che hanno votato. L'aver considerato l'anziano non autosufficiente una merce da affidare al mercato è la più pesante eredità che la giunta Zaia lascia al nuovo governo del Veneto. Nel dare finalmente attuazione alla legge regionale del 2009 sulla non-autosufficienza bisognerà dunque ricostruire una cultura della vecchiaia e dell'assistenza ricentrata sulle persone e non sul profitto. ![]() |
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19 aprile 2015 | |
Il richiamo della Santa Sede nella presentazione del suo Padiglione ad Expo 2015 Il cibo è un bisogno: anche in Italia, anche in Europa La Commissione europea avvia il programma FEAD per rispondere alle richieste alimentari dei propri cittadini ![]() Oggi in Italia oltre 4 milioni di persone (di cui il 70 per cento cittadini italiani) sono sotto la soglia della povertà alimentare. Da parte sua la Commissione europea ha stanziato circa 3,8 miliardi di euro destinati a quattro milioni di persone in difficoltà. La decisione della Commissione tiene conto di alcuni dati raccolti nel 2013, secondo i quali circa il 24,5 per cento della popolazione europea si trovava a rischio di esclusione sociale o in una situazione di povertà. ![]() |
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1 maggio 2015 | |
Il "segnavia" di Papa Francesco all'inaugurazione dell'Esposizione universale di Milano L'Expo riuscirà solo se produrrà un grande progetto di solidarietà I visitatori hanno anche la guida della Carta di Milano ![]() È di questo che il mondo ha bisogno; se sarà all'altezza di questo sfida, l'Expo di Milano, il governo Renzi, l'Italia saranno ricordati e citati. In alternativa, finita la sagra - è una delle possibili fruizioni dell'evento - resteranno i padiglioni, qualche problema urbanistico, ulteriore cemento. Sul tema è rimasto strettamente Papa Francesco. Del resto è un tema che gli è caro: il cibo come diritto, la cultura dello spreco, le periferie esistenziali tornano quasi sempre nei suoi interventi. Il suo videomessaggio di oggi è una sintesi della sua incessante predicazione. ![]() |
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6 maggio 2015 | |
Le difficoltà (disoccupazione, immigrazione) si superano con "più Europa" I cittadini al governo dell'euro con il voto dei loro parlamenti Con la sola gamba monetaria l'Unione europea va necessariamente lenta: bisogna dargliene due ![]() È il tempo per mettere a frutto al meglio le decisioni della Banca centrale europea e rendere l'Eurozona più solida, più coesa e più attraente quando si concluderanno gli interventi della Bce. Ogni potenziamento delle scelte economiche comuni deve essere accompagnato da un potenziamento del controllo democratico su queste scelte. Parlamenti nazionali e Parlamento europeo devono non solo essere coinvolti, ma poter decidere su questa materia. ![]() |
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10 maggio 2015 | |
L'incontro in Vaticano e il prossimo viaggio papale a Cuba Chi si è convertito se Raúl Castro torna a pregare? L'eloquenza dei doni scambiati tra Papa Francesco e il presidente cubano ![]() Non diventerà una data storica questa domenica 10 maggio 2015 con l'incontro in Vaticano tra Papa Francesco e il presidente di Cuba Raúl Castro. È piuttosto uno di quei giorni che i protagonisti ricordano volentieri, perché si è camminato insieme ad altri nella direzione che pare giusta. ![]() |
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23 maggio 2015 | |
La beatificazione dell'arcivescovo di San Salvador a 35 anni dall'uccisione A mons. Romero basta il Vangelo per essere martire Per i suoi assassini deve essere chiaro che muore perché è un prete: ora è il primo martire del Concilio Vaticano II ![]() Con questa beatificazione la Chiesa universale condivide la storia di sofferenza e di ribellione dell'America Latina; storia prima evangelica che politica, perché la scelta di difendere i poveri in quanto segno di Cristo è eminentemente religiosa. E chi ha ucciso mons. Romero non lo ha fatto per contrapposizione politica, ma in "odio alla fede", in odio ad uno dei pilastri del cristianesimo: la difesa dei poveri. Tempo ne è comunque passato dall'assassinio. La Chiesa si è trovata a rispondere ad una domanda terribile: è possibile che un martirio per la fede sia inflitto da altri cattolici? Come è possibile che martire e carnefice abbiano la stessa fede? L'alternativa a questa domanda (e alla relativa risposta) era prendere atto di un assassinio politico, come ha sostenuto a lungo una parte della stessa Chiesa latino-americana. Mons. Romero era un padre e un pastore, non un politico. Gli bastava il Vangelo per scegliere. Gli basta il Vangelo per essere martire. ![]() |
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24 maggio 2015 | |
Un secolo dopo l'entrata dell'Italia nella Grande Guerra Il 24 maggio suona il silenzio Non c'è "una inutile strage" da celebrare; ci restano milioni di morti da onorare: questa volta anche quelli a cui fu tolto l'onore di caduti ![]() Alla fine del conflitto mondiale l'Italia si troverà dalla parte dei vincitori, ma non abbiamo comunque una guerra da "celebrare" il 24 maggio. Molto opportunamente l'unico gesto corale che il governo ha proposto a istituzioni, società civile e mondo dello sport per domenica 24 maggio alle 15 è un minuto di raccoglimento: il gesto che accompagna la pietà per i morti. La morte è l'incontrastata dominatrice della Grande Guerra: solo tra gli italiani è costata 650 mila caduti militari e 600 mila vittime civili, molte delle quali causate da fame e malnutrizione o dall'influenza spagnola conseguenza delle condizioni precarie dovute alla guerra. Alcuni italiani avevano cominciato a morire anche prima del 24 maggio 2015: erano i militari trentini di lingua italiani, arruolati nell'esercito austro-ungarico nell'estate del 2014 e inviati prevalentemente sul fronte russo, lontani da casa, per evitare "contaminazioni". Questi altri italiani entrano nel "conto generale" della guerra mondiale: una carneficina con 10 milioni di morti, milioni di feriti e mutilati, e avanti negli anni milioni di vedove e di orfani. ![]() |
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31 maggio 2015 | |
La Giornata nazionale del Sollievo Lenire il dolore salva la persona Una cultura sanitaria non ancora sufficientemente orientata alle cure palliative, mentre si allarga il numero di chi ne ha bisogno ![]() Proprio inevitabile? Papa Francesco - come spesso sa fare - ha ben riassunto questa condizione all'inizio di marzo, quando è intervenuto all'Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita, che stava riflettendo su "Assistenza all'anziano e cure palliative". Ha detto il Papa: "Apprezzo il vostro impegno scientifico e culturale per assicurare che le cure palliative possano giungere a tutti coloro che ne hanno bisogno. Incoraggio i professionisti e gli studenti a specializzarsi in questo tipo di assistenza che non possiede meno valore per il fatto che "non salva la vita". Le cure palliative realizzano qualcosa di altrettanto importante: valorizzano la persona". Parole certamente care al promotori della Giornata nazionale del Sollievo che si celebra domenica 31 maggio. ![]() |
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7 giugno 2015 | |
I referendum francese e olandese del 2005 Dieci anni dopo l'affossamento della Costituzione europea I bisogni sono sempre gli stessi: una dimensione demografica, una forza economica e una capacità decisionale adeguate alla globalizzazione ![]() Ogni volta - e succede quasi ogni giorno - che ci si lamenta per "l'assenza dell'Europa" bisognerebbe ritornare a quel 2005 e allo scivolamento indietro cominciato allora. I bisogni sono infatti sempre gli stessi per i quali sono stati realizzati l'allargamento e l'euro e per i quali era stata progettata la Costituzione europea: avere una dimensione demografica, una forza economica e una capacità decisionale adeguate alla globalizzazione. ![]() |
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14 giugno 2015 | |
Più di 100 milioni di cristiani subiscono discriminazioni, persecuzioni o atti di violenza a causa della loro fede La persecuzione globalizzata alimenta l'ecumenismo del sangue Il fanatismo religioso è la maschera indossata dai persecutori (o fatta indossare alla popolazione) per far passare in secondo piano altre motivazioni o altri interessi ![]() Trovare la Corea del Nord in cima alla lista dei cinquanta paesi nei quali i cristiani sono perseguitati aiuta a capire che le motivazioni dell'attacco ai cristiani non sono prevalentemente di origine religiosa e non è solo l'estremismo islamico a privare i cristiani dei diritti essenziali. Ad entrare nel dettaglio della lista si "legge" che il fanatismo religioso è la maschera indossata dai persecutori (o fatta indossare alla popolazione) per far passare in secondo piano altre motivazioni o altri interessi. ![]() |
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20 settembre 2015 | |
Sono passati vent'anni dalla Quarta Conferenze sulle donne a Pechino I traguardi delle donne non sono mai definitivi Rimettere insieme mamme e bambini potrebbe essere il prossimo traguardo: pur essendo titolari di diritti specifici, il loro destino è strettamente correlato ![]() Il Palazzo di Vetro sarà anche la sede di un'altra revisione, quella degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La creazione di uno sviluppo sostenibile è in buona parte legata alla partecipazione delle donne alla vita sociale ed economica. L'educazione delle ragazze e delle donne ha dimostrato di contribuire in modo significativo alla riduzione della mortalità infantile. L'accesso diretto delle donne alla produzione agricola - lo si è visto in particolare in America latina - sta contribuendo alla riduzione della fame endemica. Il fatto che le si ridiscuta, che le si aggiorni, vuol dire che molte questioni dell'agenda femminile di vent'anni fa aspettano ancora risposte o il completamento di risposte. E al riguardo le "donne di New York 2015" hanno la vista lunga, tanto da aver riassunto il loro obiettivo così: "Planet 50-50 by 2030", insomma almeno altri 15 anni per un "pianeta in parità". ![]() |
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4 novenbre 2015 | |
Quattro Novembre: un insieme di sofferenze che fanno la nostra storia; per questo abbiamo bisogno di risentirle Dopo un secolo dentro la guerra con tutta la sua durezza Lo strazio si è certo cicatrizzato nel cuore delle persone, ma non può scomparire dalla vita di un popolo ![]() Anzi, a cento anni di distanza, possiamo riascoltare la storia di tutti quelli che hanno vissuto la guerra, ricomponendo oggi l'unità nazionale con tutti, anche con quelli che allora vi furono esclusi. Così ricomposto, l'inizio della nostra storia unitaria che oggi commemoriamo ci consegna due verità collettive. L'unità nazionale oggi come ieri si alimenta soprattutto di obiettivi condivisi, si consolida se ciascuno si sente protagonista e sente di valere per quello che è. Questa è la prima. La conquista della pace è fatica. Non si sopravvive senza la fatica. Nulla viene regalato. Questa è la seconda verità. ![]() |
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15 novembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 1 Il Cantico delle Creature del Papa di nome Francesco "Integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" ![]() Partendo dal problema del deterioramento globale dell'ambiente e dalle conseguenze che esso provoca sui più deboli e sugli esclusi, la Laudato si' evidenzia che "l'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme" (n. 48) e che "un vero approccio ecologico diventa sempre più un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" (49). Una rapida nota: il "grido dei poveri" è anche il titolo di un celebre libro del teologo della liberazione Leonardo Boff, al quale è stata affidata la Guida alla Lettura dell'edizione ufficiale dell'enciclica nell'edizione brasiliana. Vedremo fra poco quante voci si ascoltano leggendo il testo di Papa Francesco. ![]() |
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22 novembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 2 Indirizzario planetario per la lettera sulla nostra casa comune Solo l'intera famiglia umana può prendere in mano la terra e continuarne la vita per l'attuale e le prossime generazioni ![]() Papa Francesco indirizza la sua enciclica - ed è la prima volta - ad "ogni persona che abita questo pianeta". Utilizzando questo "indirizzario planetario", prima che insegnare qualcosa, si propone di "entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune". L'indirizzario planetario non è solo una scelta - pur storica - di forma. È già un messaggio: la situazione della casa comune è tale che solo l'intera famiglia umana può prendere in mano la terra e continuarne la vita per l'attuale e le prossime generazioni. ![]() |
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29 novembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 3 Che mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Papa Francesco affronta il modello delle società moderne, di cui l'emergenza ambientale è l'ultimo devastante risultato ![]() Assumere la prospettiva proposta dall'enciclica pone una domanda sul senso dell'esistenza e sui valori alla base della vita sociale: "Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? Questa domanda non riguarda solo l'ambiente in modo isolato, perché non si può porre la questione in maniera parziale. Quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori. (…) Siamo noi i primi interessati a trasmettere un pianeta abitabile per l'umanità che verrà dopo di noi. È un dramma per noi stessi, perché ciò chiama in causa il significato del nostro passaggio su questa terra" (160). ![]() |
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6 dicembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 4 La menzogna sulla disponibilità infinita dei beni del pianeta Siamo ad un crinale della storia dell'uomo sulla terra che impone scelte, revisioni, capacità di profezia, saggezza ![]() Dentro il percorso della Dottrina sociale della Chiesa ci sono encicliche che - come la prima, la Rerum novarum di Leone XIII, si situano nei crinali della storia dell'umanità. Oggi siamo ad un altro crinale della storia dell'uomo sulla terra, cioè ad un punto che impone scelte, revisioni, capacità di profezia, saggezza nell'individuare la menzogna. "L'essere umano e le cose hanno cessato di darsi amichevolmente la mano, diventando invece dei contendenti. Da qui si passa facilmente all'idea di una crescita infinita o illimitata, che ha tanto entusiasmato gli economisti, i teorici della finanza e della tecnologia. Ciò suppone la menzogna circa la disponibilità infinita dei beni del pianeta, che conduce a "spremerlo" fino al limite e oltre il limite" (106). ![]() |
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13 dicembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 5 Indispensabile un'autorità mondiale per l'ambiente La politica deve recuperare la sua capacità di guida rispetto ai poteri economico-finanziari transnazionali, in funzione del bene comune ![]() Politica e cultura non se cavano per niente bene nella globalizzazione. L'insufficienza culturale è generata da un'informazione non adeguata ed è alimentata da consumismo. Sono componenti così decisive nel provocare il "grido della terra e il grido dei poveri" che Papa Francesco le descrive con una veemenza profetica. Qui tocca alla politica. Meglio: deve toccare alla politica, che però è sotto attacco a livello locale e - soprattutto - a livello globale, che è il livello che ormai determina le grandi scelte La politica deve recuperare la sua capacità di guida rispetto ai poteri economico-finanziari transnazionali, in funzione del bene comune, attraverso una autorità mondiale per l'ambiente, sul modello dell'Organizzazione mondiale del commercio. ![]() |
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20 dicembre 2015 | |
Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 6 L'attuale crescita non è sviluppo: fa aumentare le diseguaglianze La fiducia fa parte dello spirito rivoluzionario di un Papa senza mezze misure, quale è quello che l'Enciclica conferma ![]() Per ripensare l'economia, volendo rispettare la casa comune, occorre aver chiara la distinzione fra sviluppo e crescita. Papa Francesco dice chiaramente che l'attuale crescita non è sviluppo, perché fa aumentare le diseguaglianze e perché mette in capo i costi maggiori ai più poveri. Insomma è un Papa senza mezze misure, quello che l'Enciclica conferma. La fiducia fa parte però dello spirito rivoluzionario; per questo la fiducia "inquadra" tutta l'enciclica. Fin dall'introduzione il Papa scrive: "Spero che questa Lettera enciclica ci aiuti a riconoscere la grandezza, l'urgenza e la bellezza della sfida che ci presenta". ![]() |
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IL SENATORE | IN PARLAMENTO | EUROPEI | CITTÀ E PAESI DI PADOVA | IN POLITICA | ULIVO |
23 marzo 2020 Redazione Euganeo.it |
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