RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
6 luglio 2004
di b.a.

Elettrodotto
L'Enel ancora non ha ripreso i lavori ai tralicci

ESTE. Elettrodotto da 123 kw: fino a ieri l'Enel non aveva ancora ripreso i lavori. Potrebbe farlo entro breve. Contro tale eventualità sta arrivando una pioggia di fax al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, al ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani e al soprintendente Guglielmo Monti. Li stanno inviando i residenti di Monselice, Este e Baone aderendo all'invito del comitato "Lasciateci respirare" contro l'ultima sentenza del Tar veneto che annulla il provvedimento di tutela emanato lo scorso 4 giugno dalla Soprintendenza per il paesaggio del Veneto. "Pur nutrendo fiducia nell'operato della Magistratura, non nascondiamo il nostro rammarico e stupore di fronte alle continue decisioni a senso unico assunte dal Tar su questa vicenda. Non comprendiamo come le ragioni di cittadini, comuni, provincia, Consiglio regionale, Ente parco e della Soprintendenza, possano ogni volta essere poste in secondo piano rispetto alle presunte esigenze dell'Enel - si legge nei fax - ora, di fronte alla prospettiva reale di una ripresa della costruzione dei tralicci, vi invitiamo ad intervenire urgentemente. Il danno provocato dall'Enel sarebbe gravissimo e per ripararlo poi dovrebbe intervenire la comunità a proprie spese".
Per il Comitato sarebbe anche uno schiaffo ai contribuenti. "La Regione si appresta a stanziare 2 milioni di euro per l'interramento dell'elettrodotto, ma se i lavori vanno avanti quel finanziamento servirà solo ad abbattere tralicci già piantati. Visto, inoltre, che si viola una direttiva europea, un ricorso a Bruxelles potrebbe successivamente costringere l'Italia a pagare una pesante sanzione".
Il senatore Tino Bedin sottolinea: "L'Enel ha nel ministero del Tesoro il suo azionista di riferimento al quale ha recentemente procurato un'importante plusvalenza con la collocazione in Borsa di Terna, cioè proprio della rete elettrica. Credo che l'Enel non possa disattendere la volontà del suo azionista e quindi del Governo. Se qualche dirigente intende farlo, credo che il Governo abbia la possibilità si farlo subito recedere".

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9 luglio 2004
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