Nuovo colpo di scena: il Tar ha accolto il ricorso dell'ente Via libera all'Enel per i tralicci Il senatore Bedin si appella ai ministri Matteoli e Urbani
ESTE. Clamoroso: domani l'Enel lunedì potrebbe riaprire i cantieri e riprendere la cosstruzione dei tralicci. A dare il via libera all'ente è stata la prima sezione del Tar Veneto che, nell'udienza del 30 giugno, ha accolto ancora una volta le tesi del ricorso presentato dal colosso energetico. L'Enel parla di allarme per la regolarità del servizio elettrico, qualora l'opera non fosse completata prima dell'estate. Amaro il commento del Comitato "Lasciateci respirare". "Ora siamo di fronte alla prospettiva reale di una ripresa della costruzione dei tralicci ed è indispensabile che tutti facciano sentire la propria voce. E' necessario che il Parco Colli, i comuni di Este e Monselice, la Provincia e la Regione affianchino e sostengano in ogni forma la Sovrintendenza e il Comune di Baone. Da parte nostra, nei prossimi giorni faremo ogni utile pressione perché ciò avvenga". Come noto la scorsa settimana l'Enel era ricorsa al Tar contro la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Veneto Orientale, chiedendo l'annullamento previa sospensione del provvedimento di tutela del territorio emesso dalla Soprintendenza il 4 giugno. Col provvedimento era stato annullato il Decreto del Genio Civile che autorizzava la costruzione dell'elettrodotto nel tratto Ca'Oddo - Este. Un mese fa, inoltre, il Ministero dell'Ambiente rispondendo ad un'interrogazione parlamentare presentata dai deputati verdi aveva dichiarato che, per essere autorizzato, il progetto "necessita di una adeguata valutazione di incidenza". "Il Tar Veneto, ha incredibilmente ignorato anche questa presa di posizione autorevole che evidenzia lo stato di illegittimità in cui sta operando da tempo Enel - spiega Francesco Miazzi - Dall'attivismo processuale emerge che il timore dell'Enel non è quello di non poter completare la linea, ma di doversi accollare i costi dell'interramento". Il senatore dell'Ulivo Tino Bedin, eletto nel collegio dei Colli, ha già inviato un fax ai ministri dell'Ambiente Matteoli e dei Beni culturali Urbani chiedendo loro di fermare l'Enel per evitare "danni irreparabili all'ambiente".
|