RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
19 aprile 2004

Masi. I cittadini si riuniscono in comune
"Non vogliamo l'inceneritore"

Nel 2002 il comitato popolare contro l'inceneritore di Masi si era opposto alla realizzazione di un impianto per la distruzione della carcasse animali, ora a distanza di due anni si torna a parlare di un termovalizzatore.
In questo caso si tratta di una struttura per l'incenerimento della frazione secca dei rifiuti solidi urbani. Una tarsfromazione che produce energia elettrica e calore. Un impianto che a Masi nessuno vuole.
A ribadirlo si sono ritrovati in tanti i cittadini nella sala riunioni comunale. E' stata Laura De Marchi, referente del comitato ad aprire il dibattito
"La popolazione della bassa padovana ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo per quanto concerne la realizzazione di impianti di stoccaggio di rifiuti. Este, S. Urbano dove si pesna di realizzare un impianto di pretrattamento di rifiuti speciali. E' troppo", ha affermato Laura De Marchi. Ed ha aggiunto: "Anche noi abbiamo diritto a vivere nella nostra terra in un ambiente sano e tutelato. Ci sono peculiarità anche in un paese picollo come Masi , uno sviluppo economico ed agricolo con produzioni tipiche. Non si può e non si deve ingnorare tutto questo".
L'accorato appello è stato raccolto da Gianni Gallo, consigliere regionale dei Ds, che ha mostroato ai presenti una serie di documenti nei quali è evidente che la Regione ha intenzione di collocare un impianto, genericamente definito, a Masi .
"Perché Masi in un'area compresa tra due fiumi e a forte rischio idroeolocico", ha detto Gallo. "E quindi tanto inidonea ad accogliere un termovalorizzatore"
Poi Gallo si è chiesto: "Chi garantirà il controllo dei rifiuti che saranno smaltiti dall'impianto? Comunque si tratta di un'operazione alla quale ci opporremmo in consiglio regionale", ha concluso il consigliere regionale diessino.
Attesao era anche Franco Frigo, in corsa per la conquista della presidenza della Provincia, ma il rappresentante della Margherita è stato sostituito da Tonino Ziglio, consigliere provinciale di minoranza.
"La nostra economia si regge sull'agrcioltura di qualità, sull'artigianato di ottimo livello. Tutti settori da valorizzare. Mentre i programmi sembrano andare verso un annichilimento di queste peculiarità", ha detto il consigliere provinciale Ziglio.

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2 maggio 2004
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