Una petizione per la raccolta di firme in ognuno dei 24 paesi interessati dal passaggio della Valdastico Sud, manifestazioni visibili come il blocco della Ss 10 e della Riviera Berica, mentre continua l'affissione degli striscioni "No all'autostrada" che, a quanto pare, tanto fastidio danno ai sindaci.
Dallo straripante incontro pubblico di venerdì sera nel Teatro Modernissimo di Noventa Vicentina è uscito un Comitato Intercomunale contro la Valdastico Sud ancor più rafforzato e deciso a mettere in atto le proprie contromisure. Due essenzialmente i motivi per i quali il Comitato e Italia Nostra sono ottimisti. Il fatto che tutti i 30 Comitati per la tutela della salute e la salvaguardia del territorio (contro le cave, contro il "tubo", contro l'autostrada etc.) dalla provincia di Verona a quella di Vicenza, da quella di Padova a quella di Rovigo, sono in "rete" coordinati dal veronese Giorgio Scarato, esponente provinciale dei Verdi. Il secondo motivo è che, se la Società Autostrade si mettesse in testa di proseguire la Valdastico a Nord, cioè verso il Trentino, ha già una risposta nelle parole di Eros Zecchini, consigliere comunale di maggioranza di Tonezza del Cimone intervenuto alla serata di Noventa. "Tutti i cittadini di Penesello - ha annunciato - non esiterebbero un minuto a bloccare l'autostrada e la ferrovia".
Tornando alla Valdastico Sud, è stato evidenziato dagli interventi succedutisi nel corso della serata come le affermazioni raccolte dalla stampa locale non fossero veritiere. In particolare. 1) Non è vero che nella Conferenza dei servizi l'approvazione del progetto esecutivo sia avvenuta all'unanimità in quanto il Ministero per i Beni Culturali si è espresso ancora una volta negativamente. 2) Non è neanche vero che tutti i 24 sindaci hanno approvato incondizionatamente il progetto: alcuni di loro hanno dato parere favorevole condizionato. 3) Manca il decreto definitivo per dare il via all'opera, e quando sarà pubblicato il Comitato presenterà richiesta di sospensione.