Monselice Vogliamo informazione corretta e equilibrata
Si apre in questi giorni una lunga e difficile campagna elettorale che porterà al rinnovo delle amministrazioni locali e provinciali. A Monselice questo appuntamento risentirà delle forti tensioni sociali e politiche che negli ultimi mesi hanno caratterizzato la vita del nostro paese. Superfluo ricordare quindi, l'importanza che potrà avere il ruolo della stampa, di una informazione corretta ed equilibrata. Già dalla presentazione del candidato sindaco abbiamo assistito ad un'impostazione sottilmente tendenziosa che traspare in molti articoli della cronaca locale. Il gioco è abbastanza scoperto, a nostro parare si punta a far apparire il candidato sindaco del centrosinistra come un esponente dell'area ambientalista, area che localmente è a sua volta avvicinata alle posizioni dell'estrema sinistra. D'altra parte il sindaco uscente di Fi viene descritto in ogni pezzo del quotidiano come persona moderata e coerente. La gravità di questa situazione è stata a più riprese posta all'attenzione del responsabili di redazione, ma, a questo punto dobbiamo dire, inutilmente. L'ultimo esempio di quanto affermiamo appare evidente nel titolo di un articolo di venerdì 30 gennaio, dove la pagina locale riporta: "Monselice. E' ufficiale solo il nome dell'esponente ambientalista, il centrosinistra moderato avrà una lista separata - due candidati per schieramento". L'articolo che segue continua con questa impostazione. La candidatura di Francesco Corso è stata individuata ed è sostenuta da tutte le forze del centrosinistra che, precedono i processi politici in atto a livello nazionale, da oltre un anno hanno costituito il "Nuovo Ulivo per Monselice" condividendo una sede comune ed attuando periodicamente iniziative unitarie. Di questa aggregazione fanno parte: Ds, Margherita, Verdi, Italia dei Valori. In questi giorni si sta inoltre costituendo una lista civica, che farà parte della coalizione, promossa da esponenti della società civile provenienti dal mondo cattolico, dal volontariato, dall'imprenditoria, etc. che non sono iscritti ad alcun partito ma che si ritrovano nei valori del centrosinistra. Converrà con noi, quindi, che parlare di un centrosinistra diviso tra "ambientalisti" e "moderati" risulta assolutamente non corrispondente al vero e pesantemente strumentale, a meno che, per qualche motivo, di fronte ad un centrodestra palesemente spaccato, i cronisti reputino utile presentare un avversario altrettanto diviso e preferibilmente "estremista". E se questo non corrisponde al vero lo si immagina e lo si trasmette quotidianamente al lettore. Da parte nostra intendiamo rivolgerci agli elettori sulla base dei programmi, della serietà e dell'indiscussa capacità del nostro candidato e crediamo che un'informazione corretta ed equilibrata sia alla base di ogni seria competizione.
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