Montagnana Il destino della sanità della Bassa sarà deciso a giorni
L'ultima parola sulle schede ospedaliere si avrà a metà gennaio, quando il presidente della 5ª Commissione sanità, Leonardo Padrin, convocherà i dirigenti delle Usl per verificare lo stato di attuazione della programmazione sanitaria. In particolare si parlerà dell'opportrunità di costruire il polo ospedaliero unico della Bassa Padovana. La Giunta Regionale non ha ancora risposto all'interpellanza presentata da Padrin in ottobre. "Confermo quanto già detto - rimarca Padrin - se per costruire il polo unico ospedaliero ci sono le risorse finanziarie a disposizione, dei tempi precisi e, soprattutto, se è pubblico, per me non ci sono problemi". E in questo momento? "In questo momento, a mio giudizio, è ripartita una spinta forte alla realizzazione dell'ospedale unico. Ma non capisco se e fino a che punto vi possano essere spinte diverse da quelle prettamente sanitarie".
La popolazione della Bassa Padovana ormai non ci crede più, né alla costruzione dell'ospedale unico né al potenziamento delle attuali strutture sanitarie di Este e di Montagnana. A Merlara è stato recentemente annunciato un referendum per passare dalla Usl 17 alla 21 di Legnago. Alla Commissione sanità sono "concessi" massimo due mesi per cambiare le schede sanitarie potenziando l'ospedale di Montagnana. Poi si partirà con la raccolta delle firme. "Sul referendum l'unica cosa da dire è che attiene alla libera partecipazione dei cittadini alla vita politica, e non all'attività amministrativa. Nelle prossime settimane, è vero, ci sarà una verifica informale sugli eventuali punti di intervento che potranno comportare una revisione delle schede sanitarie. Dovrò capire come è ancora possibile, ad esempio, avere due reparti di Neurologia nello stesso ospedale. La partita, nel cui contesto si inserisce la pianificazione sanitaria, è ben più ampia. In ogni caso, il mio obiettivo è quello di fornire un servizio utile ai cittadini". Rimane irrisolto il problema dell'emergenza, specie nel Montagnanese. "E' un problema che esiste non solo per Montagnana, ma comprende anche i territori confinanti. Un problema che è sentito". Quando visiterà con la 5ª Commissione il nuovo ospedale di Montagnana? "C'è un ritardo dovuto all'obbligo di adempiere alle scadenze istituzionali ma, spero, recupereremo".
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