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RASSEGNA STAMPA![]() Il Mattino di Padova ![]() di Roberto Morello |
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Domani indirà un referendum per passare con Legnago Il Montagnanese emigra
La sanità al voto. Nel corso dell'assemblea pubblica indetta per domani alle ore 20.30 nella Sala civica dal gruppo di opposizione "Insieme per Merlara", che fa riferimento al centrosinistra, sarà indetto un referendum finalizzato a "trasferire" l'intero bacino di utenza del territorio Montagnanese nella vicina Uls 21 di Legnago. Le locandine, peraltro, parlano già da sole. "Ospedale di Montagnana: chiuso. Ospedale di Conselve: chiuso. Ospedale di Este: prossimamente chiuso. Ospedale di Legnago: ricoveri incerti". Certo non è una bella situazione quella che sta attraversando la sanità nella Bassa Padovana, in particolare per la porzione ovest del Montagnanese, quella compresa tra i fiumi Adige e Fratta. Porzione nella quale rientra a pieno titolo Merlara, i cui cittadini si rivolgono già da tempo all'ospedale di Legnago. Dino Onofrio Milanello, capogruppo di "Insieme per Merlara", ha le idee chiare in proposito: "Non ci hanno lasciato scelta. A questo punto o ci riaprono l'ospedale di Montagnana, ma dubito seriamente che vorranno fare un passo indietro - rimarca l'esponente del gruppo di opposizione - o bisogna indire un referendum popolare per ridisegnare i territori delle Uls della Bassa Padovana e del Basso Veronese. Sarà questa la proposta che faremo al convegno di lunedì, per difendere i nostri diritti e soprattutto il diritto alla salute. E perché l'ospedale di Legnago è oggi la struttura sanitaria più vicina a noi". |
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18 dicembre 2003 rs-780 |
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