RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
28 novembre 2003
di Roberto Morello

Il Montagnanese vuole passare al più presto all'Usl di Legnago
"Sanità: referendum subito"

"Vogliamo il referendum subito". Il pubblico che l'altra sera affollava la sala civica, compreso il senatore Tino Bedin, chiedeva l'immediata indizione del referendum per passare all'Uls 21 di Legnago, per dare un segnale forte alla Regione. Dino Onofrio Milanello, capogruppo di "Insieme per Merlara", che ha organizzato l'assemblea sulla situazione drammatica della Sanità nella Bassa Padovana, e il consigliere Ds Giovanni Gallo, hanno invece proposto di aspettare ancora un mesetto. Ovvero che la Regione riprogrammi, tramite l'apposita Commissione Sanità presieduta da Leonardo Padrin, la valenza degli ospedali, e quello di Montagnana nella fattispecie, che lo stesso Padrin aveva definito di riferimento per il territorio Montagnanese e per quelli confinanti. Ma speranze non se ne coltivano molte. "Purtroppo - ha sottolineato Milanello - abbiamo perso la fiducia nella riapertura dell'ospedale di Montagnana con il pronto soccorso. Per cui andremo sicuramente al referendum affinché siano ridisegnati i territori della Bassa Padovana e del Basso Veronese. Mi sono già procurato tutte le carte necessarie".
E vorremmo ben vedere come sarebbe possibile altrimenti. Il nuovo ospedale di Montagnana è organizzato in piccoli spazi (per non dire veri e propri "buchi") per cui sarebbe necessario rivoltarlo come un calzino, e ancora non basterebbe. Il senatore Bedin ha detto chiaro e tondo che "il governo nella finanziaria 2004 non ha messo un euro per la costruzione di nuovi ospedali". E ieri il presidente della Regione Galan ha dichiarato alle agenzie che "non ha senso tenere aperti i piccoli ospedali". Parole sante! Alzi la mano chi sostiene che l'ospedale di Montagnana è ancora aperto? Intendiamoci, ospedale con la O maiuscola. Ancora Bedin: "Leonardo Padrin dovrebbe sapere da un bel pezzo che non c'erano i soldi per fare l'ospedale unico. Alla base c'è una scelta ideologica del governo per la quale tutto quel che è pubblico rappresenta un costo, dalla sanità alla scuola". Giovanni Gallo, consigliere regionale Ds: "E' ora di finirla di prendere in giro la popolazione della Bassa Padovana. Adesso gira voce che ai sindaci basterebbe che la Regione finanziasse il progetto e acquistasse il terreno. E poi? Già, i sindaci: tutti hanno votato per l'ospedale unico.

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18 dicembre 2003
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