BAONE. Il sindaco Corso non condivide lo studio per la rilocalizzazione degli impianti radiotelevisivi sui colli che fotografa l'attuale stato di fatto "Caro Parco, il piano antenne è da rifare" "In questo modo si evita lo sgombero del monte Cero. I quattro super-tralicci suonano come una beffa"
"Caro Parco, quel Piano Antenne s'ha da rifare". A mostrare il pollice verso nei confronti dello studio messo a punto per conto dell'ente di tutela degli Euganei dalla "Microwave Engineering" in vista della rilocalizzazione degli impianti radiotelevisivi sui Colli è il Comune di Baone , convinto che il nuovo strumento altro non faccia che "fotografare" l'attuale stato di fatto evitando di prendere in considerazione lo sgombero del Monte Cero dalle decine di antenne installate abusivamente nel corso dell'ultimo ventennio. "E' un Piano che sposa in pieno le ragioni delle emittenti contro le quali abbiamo condotto una battaglia legale durissima, vedendone riconosciuta l'illegittimità - spiega il sindaco Francesco Corso - Si presenta come una 'sanatoria' della situazione di abusivismo attuale, tradendo l'obiettivo della tutela dell'ambiente e concedendo anzi un'ancora di salvezza a chi ha eretto abusivamente deturpando il territorio, in barba a leggi urbanistiche, norme di tutela sanitaria e ambientale". Le quattro "super-antenne" da 60 metri d'altezza previste dal Piano sul cocuzzolo del Cero al posto della selva di ripetitori attuale (30 tralicci, 36 televisioni, 28 radio e 33 ponti radio), insomma, suonano come una beffa nei confronti di chi ha già sborsato oltre 250 mila euro in cause legali che hanno riconosciuto il pieno diritto del Comune a riappropriarsi delle aree abusivamente occupate dagli "antennari". "Quello proposto dal Parco è un Piano Antenne 'facile', che semplicisticamente riordina l'esistente senza proporre nulla - aggiunge Giancarlo Piva, assessore con delega specifica in materia di antenne - E' l'espressione della volontà di conservare l'esistente, evitando qualsiasi scelta". E per verificare la possibilità di soluzioni diverse l'Amministraizone di Baone ha affidato uno studio a Claudio Garbo, esperto di fama internazionale nel campo di telecomunicazioni e broadcasting. "Un'alternativa al Piano proposto dal Parco è tecnicamente possibile - assicura quest'ultimo -, pur riconoscendo che muoversi in questo settore è come entrare in una cristalliera in equilibrio precario. Sul Cero, realisticamente, potrebbero rimanere solo gli impianti non abusivi e trasferiti gli altri. Quello che ritengo fondamentale è però il coinvolgimento del ministero delle Telecomunicazioni, inspiegabilmente escluso finora".
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