La bozza della Costituzione europea
La bozza della Costituzione europea sulla quale lavorerà la Conferenza intergovernativa che si apre domani a Roma riempie,complessivamente, quasi 250 pagine. Molte sono le novità per quanto concerne funzioni e regole delle istituzioni europee.
Parlamento europeo Esercita, assieme al Consiglio, le funzioni legislative e di bilancio. Elegge il presidente della Commissione e ratifica la nomina del ministro degli Esteri e dei commissari. Vede raddoppiati i suoi poteri di codecisione. Ha l'ultima parola su tutte le spese Ue.
Consiglio europeo Nuovo organismo incaricato di dare all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e definire orientamenti e priorità politiche generali. Non esercita alcuna funzione legislativa. É composto dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri, dal suo presidente e da quello della Commissione. Il ministro degli Esteri partecipa ai lavori.
Presidente del Consiglio europeo Presiede i lavori del Consiglio europeo, ne assicura preparazione e continuità "in cooperazione con il presidente della Commissione e sulla base del lavoro del Consiglio affari generali". Ha la rappresentanza esterna della Ue. É eletto dal Consiglio con un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta. Può far parte di altre istituzioni europee, non può avere incarichi nazionali.
Consiglio dei ministri Assieme all'Europarlamento svolge funzioni legislative e di bilancio. É composto da un rappresentante di ogni Stato membro a livello ministeriale per ciascuna delle sue formazioni. Finite le presidenze a rotazione semestrale: con l'eccezione degli Esteri, la presidenza di ogni Consiglio viene fatta a rotazione, con mandato di almeno un anno. É previsto anche un Consiglio legislativo tra i cui compiti c'è il coordinamento dei diversi Consigli.
Commissione europea Promuove l'interesse generale europeo e prende le iniziative appropriate a tale fine. Verifica il rispetto della Costituzione e l'applicazione del diritto dell'Unione sotto il controllo della Corte di giustizia. Assicura la rappresentanza esterna della Ue, tranne su politica estera e difesa comune. A partire dal 1^ novembre 2009 sarà composta da non più di 15 commissari, incluso il presidente. Potrà essere assistita da altri in numero non superiore a quindici, senza diritto di voto. Tra i commissari è prevista una rotazione. Presidente della Commissione Definisce gli orientamenti nel quadro in cui la Commissione esercita la sua missione, sceglie i commissari, può nominare dei vicepresidenti della Commissione. É eletto dall'Europarlamento su proposta del Consiglio europeo.
Ministro degli Esteri É un'altra delle grandi innovazioni introdotta per cercare di dare all'Europa una politica estera comune. É anche vicepresidente della Commissione. Viene eletto dal Consiglio europeo d'accordo con il presidente della Commissione e con ratifica dell'Europarlamento.
Maggioranza qualificata É uno dei punti sui quali il compromesso è stato più difficile e che alcuni vorrebbero ancora modificare. A partire dal 2009 sarà basata sulla maggioranza degli Stati membri e su quella del 60% della popolazione complessiva.
Diritto di iniziativa popolare É una delle ultime novità inserite nel testo. Se un milione di cittadini europei (suddivisi su un numero di Paesi ancora da determinare) lo richiede, la Commissione sarà invitata ad adottare un'iniziativa legislativa.
Ratifica della Costituzione Se dopo due anni dalla firma della Carta i quattro quinti degli Stati membri hanno ratificato il Trattato e uno o più Stati membri hanno difficoltà a procedere alla ratifica, il Consiglio europeo si prende carico della questione. Ma ci sono pressioni per definire meglio le clausole per le future modifiche.
I lavori della Conferenza intergovernativa Dopo l'apertura di domani a Roma, la Cig prevede per ora altri sette appuntamenti. L'obiettivo finale è la firma solenne della Costituzione nel maggio 2004 a Roma. 14 ottobre, Lussemburgo Ministri degli Esteri 16-17 ottobre, Bruxelles Capi di Stato e di Governo 27-28 ottobre, Bruxelles Ministri degli Esteri 18 novembre, Bruxelles Ministri degli Esteri 28-29 novembre, Roma Ministri degli Esteri 9 dicembre, Bruxelles Ministri degli Esteri 12-13 dicembre, Bruxelles Capi di Stato e di Governo
I Trattati Ue La Conferenza intergovernativa che apre i lavori domani a Roma, sarà chiamata a dare una forma definitiva alla Costituzione europea. La "Magna Charta" coronerà il lungo tragitto della costruzione europea che 56 anni fa vide proprio Roma testimone della firma del Trattato istitutivo della Cee, il primo dei pilastri (a Roma seguirono poi Maastricht, Amsterdam e Nizza) che costituiscono le fondamenta della casa comune europea.
Trattati di Roma I due Trattati fondanti la Comunità economica europea (Cee) e la Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) vennero firmati il 25 marzo 1957 al Campidoglio dai sei Paesi (Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo) che nel 1951 a Parigi avevano già dato vita alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). Obiettivo della Cee era la creazione di un mercato comune europeo con l'abolizione dei dazi doganali tra gli Stati membri e la nascita di un'Unione doganale, di politiche agricole, commerciali e dei trasporti comuni. Il Trattato Cee prevedeva inoltre l'istituzione di quattro organismi: Commissione, Consiglio dei ministri, Assemblea parlamentare e Corte di Giustizia. Nel 1986 il Trattato Cee fu riformato con la firma dell'Atto unico europeo. Il Trattato Euratom aveva invece per obiettivo la "formazione e la crescita rapida delle industrie nucleari" per favorire l'indipendenza energetica dell'Europa.
Trattato di Maastricht I Capi di Stato e di Governo dei Dodici, riuniti a Maastricht dal 9 all'11 dicembre 1991, vararono le 320 pagine degli accordi per l'Unione monetaria (Uem) e per l'Unione politica (Upe) europea. Per l'Uem era previsto che al più tardi entro il 1999 si giungesse a una moneta unica europea e che i Paesi aderenti (ne restano ancora fuori Gran Bretagna, Danimarca e Svezia) rispettassero i quattro criteri di convergenza fissati per le loro economie. Per l'Upe venne affermato il principio di cittadinanza europea e riconosciuto il principio della "sussidiarietà". Maastricht gettò anche le basi per l'attuazione di una politica estera e difesa comune. Furono accresciuti i poteri dell'Europarlamento e previste forme di cooperazione tra gli Stati in materia giudiziaria e di polizia. Fu prevista altresì una progressiva armonizzazione delle legislazioni sociali.
Trattato di Amsterdam Il vertice europeo si svolse nella città olandese dal 16 al 18 giugno 1997. Nel Trattato entrò il principio della "cooperazione rafforzata" per permettere ad alcuni Stati di procedere più rapidamente di altri nella costruzione comunitaria in alcuni settori. Fu istituita la carica di Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune. Furono rafforzati i poteri dell'Europarlamento e venne affermata la libera circolazione dei cittadini della Ue entro il 2003. Il Trattato proclamò la lotta contro ogni tipo di discriminazione prevedendo sanzioni contro uno Stato membro che violasse i diritti fondamentali dell'uomo e i principi della democrazia.
Trattato di Nizza Il Consiglio europeo si riunì dal 7 all'11 dicembre 2000 nella città della Costa Azzurra. Nel nuovo Trattato venne fissato il principio che nel prendere le decisioni in 29 materie il Consiglio passasse dall'unanimità alla votazione a maggioranza. Fu ridisegnata la mappa del potere all'interno del Consiglio dei ministri Ue modificando i voti a disposizione di ciascun Paese nelle decisioni a maggioranza qualificata. Con l'ingresso dei nuovi Paesi membri il numero degli eurodeputati venne portato da 626 a 732. In vista dell'allargamento, ad ogni Stato membro fu riconosciuto il diritto ad avere un commissario, fino a un massimo di 27. Sulla cooperazione rafforzata fu consentito ad alcuni Paesi (almeno otto) di andare avanti da soli verso una maggiore integrazione lasciando fuori quelli non disponibili, con esclusione della difesa.
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