Montagnanese Pensionati preoccupati per la sanità
Dino Onofrio Milanello, in veste di segretario provinciale del Cupla (pensionati agricoltori della Confederazione italiana agricoltori), l'aveva previsto ancora l'anno scorso, al tempo del convegno sulla sanità della Bassa Padovana tenuto al collegio Manfredini. "Se non troviamo il modo di fermare le fughe dall'Usl 17 da parte dei cittadini della parte a ovest del mandamento di Montagnana - aveva detto - potremo avere delle sgradite sorprese".
Adesso che si sono avverate, con la netta presa di posizione dei sindaci veronesi che fanno capo all'Usl 21, Milanello si rammarica che le sue dichiarazioni abbiano trovato riscontro. "Sono particolarmente preoccupato per gli anziani - sottolinea - E' un fatto di una gravità enorme che ce li rispediscano indietro. Di fatto non c'è un cittadino di Merlara che per sua volontà si rechi all'ospedale di Este. A Legnago infatti trova il servizio di cui ha bisogno in una struttura multifunzionale. Anche se - sottolinea Milanello - continuiamo a sentirci estranei. E così credo che facciano anche i cittadini di Castelbaldo, Urbana, Masi, Casale di Scodosia e anche di Montagnana. C'è una fuga dall'Usl 17 sempre maggiore, e questo perché non si trovano risposte all'ospedale di Montagnana. Sarebbe più logico, dal punto di vista territoriale, fare due ospedali dotati di pronto soccorso: uno a Monselice e uno a Montagnana. Ma la gravità della situazione sanitaria in questo territorio non viene recepita". Milanello annuncia che riunirà il direttivo del Cupla: "Certo non possiamo star zitti - conclude - superiamo in nome della buona sanità le barriere ideologiche e facciamo fronte comune con i sindaci dei Comuni interessati dal problema".
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