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RASSEGNA STAMPA![]() Il Mattino di Padova ![]() |
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Anche gli inglesi contro la A31 Ricorso al Tar degli ambientalisti del "Landmark Trust" Il Comitato intercomunale contro la realizzazione dell'autostrada A31 Valdastico sud, la Fondazione inglese "The Landmark Trust" e le Associazioni Italia Nostra e WWf Italia hanno annunciato di avere fatto ricorso al Tar Veneto per l'annullamento degli atti amministrativi della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) conclusasi con un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 16 maggio 2003. Nel corso di un incontro, il prof. Virginio Bettini, docente all'istituto universitario di architettura di Venezia, ha illustrato - informa una nota - le osservazioni tecniche, presentate per conto dei ricorrenti, dal gruppo di esperti dello studio Terra, nonchè le carenze riscontrate nel parere della Commissione statale Via. In particolare, Bettini ha posto l'attenzione su alcuni punti dello studio di impatto ambientale, che non sarebbero stati adeguatamente considerati dalla Commissione: omissione dell'ubicazione esatta dei siti di cava per l'approvvigionamento di materiali, mancanza di specifici studi ecosistemici e biogegrafici, inadeguatezza delle mitigazioni proposte, sottoluvazione delle interferenze sulle aree Sic ad alta valenza ambientale di Monti Berici e dei Colli Euganei e sul paesaggio culturale di pianura carenza negli studi atmosferici, sottovalutazione dell'effetto trainante dell'A31 con conseguente proliferazione di arree industriali. Da parte sua, l'avvocato Gianluigi Ceruti ha sintetizzato le presunte illegittimità che invaliderebbero la procedura della Commissione Via e della presidenza del Consiglio dei ministri: incompetenza della predetta Commissione a seguito di alcune sentenze del Tar Lazio, violazioni ed errate applicazioni di legge, eccessi di potere per difetti di istruttoria, mancanze di motivazine, travisamenti dei fatti, violazioni del procedimento. Ceruti ha inoltre annunciato che saranno proposti "motivi aggiunti" rispetto a quelli del ricorso introduttivo e ciò in seguito all'acquisizione di nuova documentazione dalla quale sono venute alla luce nuove circostanze che rivelerebbero nuovi vizi di legittimità. A nome delle associazioni, infine, Antonio Verlato ha ricordato, tra l'altro, le motivazioni ambientali, culturali ed economico-finanziarie che si oppongono alla realizzazione dell'infrastruttura. |
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25 settembre 2003 rs-675 |
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