RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
21 settembre 2003
di C.Z.

MONTAGNANA
Perdite disastrose per cereali e frutta
L'agricoltura chiede lo stato di calamità

Perdite dal 50 al 70 per cento per i cereali e dell'80 al 100 per cento per la melicoltura. Per l'agricoltura del montagnanese si parla ormai chiaramente di stato di calamità (il comune di Merlara ha già inoltrato domanda in Provincia).
"Mi sembra doveroso -interviene l'ex sindaco di Montagnana Antonio Giorio- attivarsi al più presto per far un censimento dei danni che i nostri agricoltori hanno subito in questa particolare stagione". Dello stesso avviso anche Armando Manfrin assessore del Comune di Merlara, comune che prima di tutti gli altri si è attivato per dar vita ad iniziative volte a dare sostegno ad una categoria in difficoltà. Anche per quanto riguarda i seminativi, in particolare le raccolta del mais e della soia (prodotti anticipatamente già raccolti) l'annata è stata pessima.
Nei terreni leggeri in particolare nei comuni di Saletto, Santa Margherita d'Adige e Megliadino San Fidenzio si è perso oltre il 70\% di raccolto; in quelli più strutturali quali Merlara, Megliadino San Vitale, Castelbaldo le perdite si aggirano sul 50\% rispetto alle rese normali.
Situazione drammatica per la frutticoltura, risorsa economica del territorio grazie alla produzione di mele, pesche, e pere (Castelbaldo su tutti). La crisi strutturale della melicoltura abbinata ad un'inarrestabile caduta delle quotazioni di mercato stanno disegnando un quadro desolante con perdite oscillanti fra l'80 e il 100 per cento. Questa situazione aggravata poi da altri problemi trentennali dell'area come l'inquinamento del fiume Fratta e della continua perdita di competitività del prodotto agricolo locale nei confronti di altri prodotti provenienti dal resto d'Europa, ha fatto sì che i rappresentati amministrativi prendessero a cuore la situazione avviando le prime procedure di richiesta dello stato di crisi.

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23 settembre 2003
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