Prima o poi doveva pur accadere. I cinque Comuni dell'Unione della Sculdascia (Urbana, Casale di Scodosia, Merlara, Castelbaldo e Masi) hanno, secondo logica, presentato un nuovo piano di dimensionamento scolastico. Piano che prevede la verticalizzazione in un unico Istituto comprensivo, dalle scuole materne alle medie inferiori dei 5 Comuni della Sculdascia. "In un'ottica di maggiore collaborazione tra i cinque Comuni - spiega Renato Modenese, presidente dell'Unione della Sculdascia e sindaco di Casale di Scodosia - abbiamo deciso di presentare un nuovo piano di dimensionamento scolastico. Come Unione della Sculdascia lo abbiamo già presentato alla Provincia, all'ex-Provveditorato agli Studi di competenza e alla Regione. Ma c'era bisogno di un atto formale, insomma di un atto deliberativo. A quanto ne so, al momento attuale, quasi tutti i sindaci hanno già approvato la deliberazione del nuovo dimensionamento scolastico". Urbana a parte, perché qualche cittadino ha raccolto, e consegnato al sindaco, una raccolta di firme contro il piano. Perché? "Le motivazioni che stanno alla base della protesta sono false e tendenziose - replica secco Modenese - si vorrebbe far credere che i ragazzi delle scuole medie saranno costretti a venire a Casale di Scodosia. Niente di più falso. I ragazzi continueranno ad andare a scuola ad Urbana, la sola direzione didattica - conclude il Presidente della Unione della Sculdascia - sarà spostata a Casale di Scodosia". In tale contesto a rimetterci sarebbe Montagnana, sempre più isolata nel suo territorio, circondata com'è da una parte dalla Unione dei Comuni della Sculdascia e dall'altra dall'Unione dei Comuni della Megliadina. A meno che non avanzino altre proposte.