Costituzione - Appello di Giscard agli Stati al termine dei lavori della Convenzione "Non toccate la Carta Ue" La decisione finale spetterà ai Governi nella Cig che si terrà a Roma nel mese di ottobre - Nella bozza finale inseriti l'inno, la bandiera e il motto "uniti nella diversità"
L'ultima aggiunta alla Costituzione riguarda i simboli che sono: il motto ("Uniti nella diversità "); la bandiera (un cerchio di 12 stelle d'oro su fondo azzurro); l'inno (l'"Inno alla gioia" di Beethoven): la moneta (l'euro); la data della festa dell'Europa (9 maggio). Parlamento Vede raddoppiati i suoi poteri di co-decisione e ha l'ultima parola su tutte le spese dell'Unione. É composto da 730 membri distribuiti secondo il metodo proporzionale decrescente con un minimo di quattro deputati per stato membro eletti per un mandato di cinque anni. Consiglio europeo Dà all'Unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e definisce orientamenti e priorità politiche generali.É composto dai Capi di stato e di governo degli Stati membri, dal suo presidente e da quello della Commissione. Il ministro degli Esteri partecipa ai lavori. Presidente Presiede i lavori del Consiglio europeo, ne assicura preparazione e continuità "in cooperazione con il presidente della Commissione e sulla base del lavoro del Consiglio affari generali". Ha la rappresentanza esterna dell'Unione "senza pregiudizio delle responsabilità del ministro degli Esteri". É eletto dal Consiglio europeo per un mandato di 30 mesi (questa è una delle maggiori novità introdotte dalla Costituzione), rinnovabile una volta. Può far parte di altre istituzioni europee, non può avere mandati nazionali. Ministro degli Esteri Contribuisce all'elaborazione di una politica estera, di sicurezza e di difesa comune. É vicepresidente della Commissione. Viene eletto dal Consiglio europeo d'accordo con il presidente della Commissione e con ratifica dell'Europarlamento. Consiglio Insieme all'Europarlamento svolge funzioni legislative e di bilancio. É composto da un rappresentante di ogni Stato membro a livello ministeriale per ciascuna delle sue formazioni. Ad eccezione di quello Esteri la presidenza di ogni consiglio viene fatta a rotazione ugualitaria, con mandato di almeno un anno. É previsto anche un Consiglio legislativo tra i cui compiti c'è il coordinamento dei diversi consigli, escluso quello Esteri. Commissione Promuove l'interesse generale europeo e prende le iniziative appropriate. Verifica il rispetto della Costituzione e l'applicazione del diritto Ue sotto il controllo della Corte di giustizia. Promuove ogni atto legislativo salvo quelli per cui la Costituzione dispone altrimenti. Assicura la rappresentanza esterna dell'Unione tranne su politica estera e difesa comune. A partire dal primo novembre 2009 sarà composta da non più di 15 commissari, incluso il presidente. Potrà essere assistita da altri in numero non superiore a 15, senza diritto di voto. Tra i commissari è prevista una rotazione a carattere ugualitario. Il presidente della Commissione definisce gli orientamenti, sceglie i commissari, può nominare dei vicepresidenti. É eletto dall'Europarlamento su proposta del Consiglio europeo.
DAL NOSTRO INVIATO
BRUXELLES - Poco dopo mezzogiorno è finito ieri a Bruxelles il lungo viaggio della Convenzione europea sulle riforme istituzionali: entro i tempi previsti ma con un risultato superiore a tutte le previsioni. Sul tavolo della conferenza intergovernativa che si metterà al lavoro a Roma a metà ottobre ci sarà infatti una bozza di Costituzione completa: 240 pagine, 450 articoli, il compendio rivisto e semplificato di tutti i Trattati della storia comunitaria insieme all'embrione di una nuova struttura istituzionale per l'Unione a dimensione continentale che vedrà la luce in un futuro molto prossimo. La settimana prossima, il 18, Giscard andrà a Roma a consegnarla nelle mani di Silvio Berlusconi in veste di presidente del Consiglio europeo. "Forse un giorno gli storici diranno che oggi abbiamo posto il nostro marchio sulla storia d'Europa" ha dichiarato ieri Valéry Giscard d'Estaing, il presidente dei 105 membri della Convenzione, nel discorso che ne ha concluso i lavori. "Per una volta non abbiamo trovato il consenso sul più piccolo minimo comun denominatore ma sul punto più estremo che era possibile raggiungere senza strappare il tessuto ancora fragile dell'Unione europea. Molti speravano di andare più lontano sulla strada dell'integrazione. Anche se non vedranno soddisfatte nell'immediato le loro aspettative, troveranno comunque nel progetto di Costituzione non dei muri ma delle passerelle, delle porte aperte verso il futuro, che consentiranno domani di percorrere nuove tappe". Proprio in nome delle virtù contenute nella bozza di Costituzione, Giscard ha lanciato un appello ai Governi perchè "la lascino il più possibile intatta, senza ritornare sugli arbitrati cercati e già trovati". Lo stesso invito è partito dal ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer. "Il testo della Costituzione deve essere approvato dalla Cig così come è, altrimenti rischieremo di trovarci nel mezzo del nulla", ha avvertito, dicendosi comunque ottimista e fiducioso alla luce dell'"esperienza delle presidenze italiane". Speriamo, ha aggiunto, "che Silvio Berlusconi sia un buon mediatore". Sono minimi, ma significativi, gli ultimi ritocchi apportati ieri al testo. L'Europa di domani è stata dotata nella sua Costituzione di un motto, "Uniti nella diversità", di una bandiera, quella blu con il cerchio di 12 stelle in oro, di un inno, l'Inno alla gioia di Ludwig Van Beethoven, e di un giorno festivo, il 9 maggio, proclamato giorno dell'Europa, lo stesso della dichiarazione Schuman che le diede i natali nell'immediato dopoguerra. E ancora. Per accontentare la Francia è stato ripristinato il voto all'unanimità sugli accordi commerciali internazionali che riguardini servizi audiovisivi o culturali quando "siano minacciete l'identità linquistica e culturale europea". Per fare lo stesso con la Germania è sparito il voto a maggioranza nella politica di immigrazione quando di mezzo ci saranno i livelli delle quote nazionali. Per la creazione di un servizio diplomatico comune ci vorranno l'assenso di Consiglio e Commissione nel pieno rispetto dei diritti dell'europarlamento. Qualsiasi futura revisione della Costituzione, infine, verrà fatta con il metodo della Convenzione, salvo decisione contrarie e gustificata del Consiglio, con l'assenso dell'europarlamento. Niente da fare, invece, sull'introduzione del voto a maggioranza in politica estera e in quella fiscale. Inamovibili le resistenze di Gran Bretagna e Irlanda. A questo punto la parola passa ai Governi che dovranno prendere le decisioni finali nella conferenza intergovernativa (Cig) di Roma. Sopravviverà la Costituzione di Giscard alla grande prova? Di sicuro si sa che la Spagna ha posto una riserva sul testo (che deve essere approvato all'unanimità) e che la Polonia avanza a sua volta una srie di rivendicazioni. Detto questo, tutti sembrano consapevoli che non ci siano grandi spazi di manovra per nessuno, a meno che non si voglia giocare allo sfascio. Il che lascia sperare che i lavori della Cig possano essere relativamente brevi e costruttivi.
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