RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
21 maggio 2003

Bruxelles. La decisione dei ministri dei Quindici
L'Europa progetta una task-force contro la "minaccia mondiale"

BRUXELLES. Il terrorismo entra di forza nella neonata difesa europea e ne diventa uno dei principali obiettivi da combattere. Ieri, i ministri degli Esteri e della Difesa dei Quindici, pressati dagli ultimi eventi in Marocco e in Medio Oriente hanno dovuto affrontare in tutta emergenza il problema che minaccia di destabilizzare anche l'Occidente. Al di là delle condanne degli attentati e agli appelli al negoziato, i ministri della Difesa hanno compiuto sostanziali passi in avanti per mettere in piedi una struttura militare europea che possa rendere credibile una comune politica estera dei Quindici. La realizzazione di una difesa dell'Ue "è un risultato di portata storica", ha detto l'italiano Antonio Martino. Il ministro ha annunciato che tra le competenze della politica di difesa comune, il cui braccio armato sarà per ora di 60 mila uomini pronti all'intervento rapido, è stato incluso anche il terrorismo. "Uno dei nostri compiti sarà da oggi quello di portare aiuto ai paesi che sono minacciati dal terrorismo, accanto a quelli già individuati di mantenimento e imposizione della pace, apporto di aiuti umanitari e assistenza in caso di catastrofi naturali".
La futura forza d'intervento dell'Unione europea avrà un raggio di azione globale poichè, come ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, "il terrorismo è diventata la principale minaccia mondiale". Il capo della Farnesina ha riferito che l'Unione sta facendo pressioni affinchè palestinesi e israeliani tornino al tavolo delle trattative e seguano la "road map" tracciata da europei, americani, russi e Nazioni unite.
Viste le ristrettezze di bilancio dei Quindici, Martino ha proposto che le spese militari non vengano contabilizzate nei deficit nazionali, in modo che non vi siano sforamenti dei limiti imposti dal Patto di stabilità. La proposta è stata appoggiata da Francia, Germania, Spagna e Belgio, tanto che il responsabile della Difesa italiano ha dovuto mettere dei paletti. "Io sono un difensore del Patto di stabilità - ha precisato - non vorrei che la mia proposta diventasse una scusa per affossarlo definitivamente".
Concretamente, i ministri hanno deciso di riempire i principali vuoti della struttura difensiva europea. All'Italia è stato assegnato "il progetto per la protezione nucleare biologica e chimica (Nbc)", ha precisato Martino. Alla Francia quello dei satelliti militari e degli aerei spia senza pilota, i droni, alla Germania i trasporti strategici e militari, alla Gran Bretagna le strutture di comando e all'Olanda il balistico militare. Il gruppo Nbc, è stato annunciato da fonti diplomatiche, si riunirà già in giugno a Rieti. Intanto il generale italiano Mosca Moschini è stato eletto ieri dai ministri dei Quindici presidente del Comitato militare dell'Unione europea, l'organismo di pianificazione cui partecipano i rappresentanti militari dei paesi dell'Ue.

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2 giugno 2003
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