RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
9 maggio 2003
di Mauro Giacon

Padova. I gestori amano il sud-est
Radio, tv e tralicci, un quartiere elettrico

Sommersi dalle onde elettromagnetiche. Al quartiere 4 Sud-Est che racchiude Santa Croce, Sant'Osvaldo, Bassanello e Voltabarozzo si vive con... l'antenna sul collo. Ci sono 29 siti e 33 impianti e la parte sud è ancora "inesplorata". Infatti ai gestori fa gola di più piazzare le antenne verso il centro. Secondo i dati espressi dall'Apple e da Legambiente soltanto nella zona della Madonna Pellegrina ci sono tutt'intorno alla chiesa quattro stazioni radio base (Gsm o Umts) e cinque stazioni radio televisive. "La situazione critica - scrive Luciano Falcone del Comitato Madonna Pellegrina - è quella di via Compagno 2, (casa Mingardo) all'angolo con via d'Acquapendente con tre antenne Umts che interessano una zona di 250 metri. A 60 metri da quest'antenna c'è l'antenna radio della chiesa della Madonna Pellegrina con l'abnome capacità di 2500 watt che ora pare funzioni a 800 watt. "Poi ci sono tre antenne radio entro 250 metri; due della polizia di Stato e una della Polizia stradale. Dicono che funzionino a 40 watt perché non attive in continuità, ma saltuariamente e non restano accese notte e giorno come radio Madonna Pellegrina". A tal proposito è in atto un braccio di ferro tra l'Apple e il parroco. "Non vuole fornire i dati di potenza dell'antenna, chissà perché. Li chiederemo al ministero delle Telecomunicazioni" dicono all'Apple. "Mi è stato segnalato che la radio arriva nel cortile dell'asilo con 1 volt/metro, all'emeroteca con 2 volt metro, confinante con i locali dove sono alloggiati i bambini leucemici provenienti da fuori Padova e trattati dal professor Zanesco" continua Falcone. L'ultima antenna in zona è quella di Italia Uno in via Facciolati ma in trasferimento in zip. "Per tutte queste vi sono giò state 500 firme al sindaco, richieste di misurazioni all'Arpav, esposti e manifestazioni. Recentemente l'assessore Gradella ha promesso lo spostamento. Restiamo fiduciosi...". Altri non stanno meglio. Il Comitato di via Carducci ad esempio da tempo oltre a lottare contro le antenne a grappoli messe sui tralicci dell'illuminazione dell'Appiani denuncia la presenza di un'antenna militare nella sede della caserma Salomone di fronte ad una scuola materna al civico 26. Altro caso eclatante riguarda l'area di via Pontedera dove Maria Cristina Zanetti del Comitato Pontedera ha inserito il tema dell'inquinamento da elettrosmog in quello più generale. In quella zona si trovano infatti il depuratore delle acque della Guizza e lo scolo a cielo aperto del depuratore, la ricicleria, un elettrodotto da 132mila volt e la stazione radio base di due gestori. "L'assessore Gradella ha definito Pontedera un sito sensibilissimo per la quantità di problemi - dice Cristina Zanetti - ma ha anche risposto che una delocalizzazione è possibile solo su un'area comunale e a distanza di due mesi e mezzo non è stato fatto nulla. Di certo ha ragione l'ingegner Giuseppe Petrella, consulente del comune che ha detto: manca in quest'area una valutazione d'impatto ambientale con relativo parere sanitario, prima che il numero considerevole di coloro che in questa zona sono già morti di cancro sia destinato tristemente a salire. Infine è emblematico il caso dell'antenna mobile di via Comino. Così mobile che il "carrellato" fu piazzato nel marzo del 2000 e lì è rimasto "immobile per tre anni fino a trasformarsi in questa Primavera in un grosso impianto montato su di un pilone che svetta per 30 metri - dicono all'Apple - I Comitati dei residenti hanno vissuto la beffa delle promesse dei vari assessori...."

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9 maggio 2003
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