RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
20 dicembre 2002
di b.a.

Mobilitazione anti-Enel ieri a Casale di Scodosia
Proteste contro la centrale
"E' troppo vicina alle nostre case"

No alla centrale Enel e no al decreto di occupazione spazi firmato dal sindaco Renato Modenese. Queste le parole d'ordine con le quali ieri mattina, dalle 10 in poi, ben 200 persone hanno manifestato pacificamente in localitā Ferrarresi, la zona scelta dall'Enel per edificare la mega centrale. Una zona di 10.000 metri quadrati, pericolosamente vicina a troppe case (appena 250 metri). Con cartelli recanti slogan di protesta c'erano molte donne con bambini, anziani, abitanti della zona, scortati da un significativo apparato delle forze dell'ordine.
Sul caso stasera il consigliere della Margherita Antonio Vettorello presenterā un'interrogazione al sindaco. Tre sere fa, inoltre, il Comitato "Zona Ferraresi", in una pubblica assemblea, presente l'avvocato vicentino Francesco Vettori (lo stesso legale che segue i ricorsi al Tar per conto del Comitato "Lasciateci respirare" di Este, Baone e Monselice), ha deciso di presentare un secondo ricorso al Tar, questa volta contro il decreto di Occupazione firmato dal primo cittadino. La mobilitazione č dunque riuscita. Gli abitanti di Casale chiedono l'arretramento della centrale di 800 metri, al confine con Montagnana, lontana dalle case e dal rischio dell'inquinamento elettromagnetico. Alla manifestazione si č presentato il primo cittadino che ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a firmare, nei primi giorni di novembre, il Decreto tanto contestato. Ha inoltre annunciato che sulla richiesta di spostamento della centrale ben presto verrā firmato un Protocollo di Intesa tra Comune, Provincia ed Enel. Parole che non hanno per nulla rassicurato i presenti: "Speriamo che le cose vadano ben oltre un semplice protocollo d'intesa - dichiarano Vettorello e il presidente del Comitato Pietro Rosso - noi chiediamo un decreto di spostamento della Provincia in sostituzione di quello emesso nel luglio del 2001 dal Presidente della Regione Giancarlo Galan. Riteniamo, inoltre, che sul Decreto Modenese potesse tergiversare almeno in attesa della sentenza del Tar davanti al quale, ricordiamo, esiste una richiesta di sospensiva presentata dagli abitanti della zona". La questione va avanti da cinque anni. Contro il Decreto di Galan gli abitanti lo scorso 12 giugno avevano presentato un primo ricorso.

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3 gennaio 2003
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