BASSA. Procede a tappe forzate l'iter progettuale per il prolungamento dell'autostrada A31, che prevede un percorso di 54 chilometri Valdastico Sud, via ai cantieri entro due anni L'opera dovrebbe costare circa 700 milioni di euro. Sono previsti sei caselli automatizzati: due in territorio padovano
"Valdastico Sud" al via entro un paio d'anni. Tre al massimo. E completamento dell'opera nel giro di cinque-sei anni. L'esame di compatibilità ambientale del progetto definitivo sarà concluso già prima del prossimo Natale, dopodichè si potrà passare alla redazione delle tavole esecutive su cui verrà avviata la procedura per il rilascio delle concessioni edilizie. La Sovrintendenza, dal canto suo, ha già espresso un "placet" ufficioso, che fa ben sperare nell'accelerazione dei tempi.
E' la tabella di marcia annunciata nei giorni scorsi in occasione della presentazione del progetto definitivo del prolungamento verso sud della A 31. I veli sul progetto definitivo sono stati alzati ad Agugliaro, piccolo centro del Basso Vicentino assurto a simbolo della vicenda un po' per le denunce ambientaliste riguardanti la palladiana Villa Saraceno, un po' per la cassa di risonanza offerta dalla stampa anglosassone, visto che la villa è di fatto di proprietà inglese, e soprattutto per il deciso consenso all'opera espresso dal referendum voluto dal primo cittadino Roberto Andriolo, coordinatore di tutti i sindaci della zona.
Per superare gli scogli delle proteste e le secche delle problematiche locali, però, la messa a punto del progetto è stata spalmata praticamente su gran parte dei 54 chilometri complessivi del percorso. Tradotto in vecchie lire, il recepimento delle varie istanze ha significato l'aumento di oltre 250 milioni di euro del preventivo di spesa, passato, dunque, dagli iniziali 459 agli attuali 700 e passa milioni di euro. Soldi impiegati per sciogliere dubbi urbanistici, preoccupazioni idriche e rischi nell'approvigionamento del materiale di costruzione.
Sul tracciato molte le novità, messe a punto insieme al recepimento di 14 eccezioni tecniche sollevate dal Ministero per i Beni Ambientali. I caselli, sei in tutto (quattro nel Vicentino e due nel Padovano) saranno completamente automatizzati, con conseguente eliminazione di fabbricati e parcheggi. Per il resto interramento in trincea in molti punti, abbassamento dei livelli, barriere architettoniche un po'ovunque, persino passaggi per la selvaggina e qualche spostamento del tracciato in corrispondenza del fiume Bacchiglione e dei numerosi siti artistici. Un'ultima annotazione "ambientalista": il materiale necessario alle massicciate sarà reperito senza bisogno di nuove cave. Un censimento appositamente effettuato dalla Società Autostrade "Padova-Brescia" nei siti di cava attualmente in funzione garantisce il fabbisogno per tutti i sei anni previsti di durata del cantiere.
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