RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
5 luglio 2002
di Orfeo Meneghetti

MASI
Un comitato contro l'inceneritore

Dopo Piacenza d'Adige e Boara Pisani anche a Masi si č costituito un comitato contro l'inceneritore. Il nuovo fronte popolare si batte per la evitare la realizzazione di un impianto di combustione di scarti della macellazione, carcasse animali e con la previsione dell'incerimento delle farine animali per la produzione di energia elettrica. La portavoce del comitato, Laura De Marchi, spiega: "Nel 1999 il comune di Masi ha ceduto al Cosecon un'area per gli insediamenti produttivi, confidando nella rapida realizzazione delle opere di urbanizzazione dell'intera zona, che avrebbero dovuto portare, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, allo sviluppo della zona artigianale. Per due anni non si č mosso nulla. Il 7 gennaio scorso il Cosecon ha chiesto all'amministrazione locale di realizzare l'insediamento dello stabilimento della Salgaim Ecologic in una area contigua a quella precedentemente acquisita".
A questo punto la vicenda si complica. "Il sindaco Marilena Cappellozza ed il suo vice il 14 gennaio - prosegue la portavoce del comitato di Masi - senza coinvolgere il consiglio comunale hanno espresso parere favorevole all'insediamento dell'azienda. E' bastata una settimana ai due amministratori per esprimere una valutazione per l'insediamento di un'azienda che andrā a stravolgere e minare sul piano della salute la vita dell'intera comunitā".
La popolazione si č subito mobilitata ed ha raccolto in breve tempo 1184 firme su 1550 aventi diritto di voto a Masi. La preoccupazione si č estesa anche ai comuni limitrofi che si stanno organizzando a loro volta per impedire la realizzazione dell'impianto. Attesa ora sulla vicenda la reazione del sindaco, Marilena Cappellozza, che ieri non č si resa reperibile.

VAI ALLA PAGINA PRECEDENTE | STAMPA LA PAGINA | VAI A INIZIO PAGINA

31 luglio 2002
rs-156
home page
scrivi al senatore
Tino Bedin