Galan il 12 febbraio inaugura l'avvio dei lavori da Vicenza a Rovigo Pronti 120 milioni, ma Cia e Confagricoltura puntano i piedi Valdastico, polemica sugli espropri
A capo di una maggioranza di governo e di taglio di nastri, il presidente veneto Giancarlo Galan si prepara a inaugurare ufficialmente il lavori dell'autostrada Valdastico Sud, la celebre Pi.Ru.Bi. (dalle iniziali di Piccoli, Rumor e Bisaglia) nata per collegare Trento a Rovigo e che invece da quarant'anni è bloccata tra Piovene Rocchette e l'innestro sull'A4 nei pressi di Vicenza. Galan inaugurerà i futuri lavori da Vicenza a Rovigo sabato 12 febbraio (mentre il 16 si chiuderà il mandato del Consiglio regionale e la parola tornerà agli alettori) affiancato per l'occasione dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi. Resta da capire quando e come i lavori poi proseguiranno, se non sono ancora stati espropriati i terreni sui quali dovrà passare il nuovo tratto autostradale. E infatti Galan ieri ha ribadito che "la Regione si fa parte attiva perché venga definito un accordo sugli espropri necessari alla realizzazione della Valdastico Sud sul modello di quello sottoscritto per il Passante di Mestre". Il presidente uscente della giunta del Veneto ha presentato l'iniziativa assieme ad Aleardo Merlin, presidente della società Autostrada Brescia-Padova, e all'assessore alla Mobilità, Renato Chisso. Galan aveva chiesto a suo tempo alla società autostradale di considerare la possibilità di adottare procedure di esproprio analoghe a quelle del Passante, che secondo la Regione stanno dando buoni risultati. Merlin ha assicurato la propria disponibilità e il Cda della Padova-Brescia ha dato il proprio assenso a proseguire su questa strada, predisponendo una bozza di intesa e mettendo anche da parte risorse per 120 milioni di euro. "Pensiamo di poter definire in tempi brevi un testo anche migliorativo - ha detto Merlin - e i colloqui con le organizzazioni professionali agricole sono in corso; abbiamo tra l'altro ipotizzato di poter anticipare agli interessati fino al 100% del valore di esproprio, anzichè l'80% previsto per il Passante. Si tratta di una partita che interessa circa 1.600 proprietari di fondi lungo il futuro asse autostradale, della lunghezza di circa 54 chilometri". Alla riunione era presente il presidente di Coldiretti Veneto, Eugenio Zaggia, secondo il quale l'ipotesi di accordo consegua un equilibrio accettabile. Non c'erano invece i rappresentanti di Confagricoltura e Cia. Per bocca di Angelo Pieri, presidente di Confagricoltura Vicenza, le due organizzazioni hanno affermato di attendere un'iniziativa di parte del governo regionale. "In assenza della quale - ha precisato Pieri - rigettiamo qualsiasi ipotesi di intesa con la Società Autostrade Brescia-Padova. L'accordo sugli espropri, che doveva essere sottoscritto dalla Coldiretti, infatti è, a nostro avviso, peggiorativo rispetto a quanto concordato per l'analoga procedura relativa al Passante di Mestre". |