RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
12 settembre 2004
di R.P.

ESTE/ MONSELICE. I sindaci del centrosinistra, inascoltati nella conferenza dei colleghi dell'Usl 17, espongono forti perplessità sul progetto per la Bassa
"Ospedale unico costoso e sottodimensionato"
Saranno i mutui, e non più l'alienazione dei vecchi edifici, a coprire la parte di spesa non finanziata dalla Regione

E' stata una seduta tesissima quella della conferenza dei sindaci dell'Usl 17, riunitasi lunedì a Este per votare la delibera regionale che dà il via all'Ospedale Unico; lo hanno spiegato ieri in una conferenza stampa i sindaci del centro sinistra, che rilanciano le proprie forti perplessità essenzialmente su due punti: l'ubicazione in un'area a metà fra Este e Monselice, quasi come equilibrio di campanili più che per effettivi bisogni del territorio, e il finanziamento regionale, che coprirà solo il 60\% dell'opera.
Per dar voce alle proprie contrarietà, che non sono state accolte dall'assemblea (raccogliendo tuttavia i due quinti dei voti) si sono ritrovati i sindaci di Conselve Luciano Sguotti, di Casale Antonio Vettorello e di Stanghella Mauro Sturaro, assieme ai consiglieri regionali Margherita Miotto e Giovanni Gallo, al consigliere provinciale Franco Frigo e all'on. Sergio Manzato.
"Il presidente della conferenza Mengotto -ha ricordato Sguotti- ha tracciato scenari apocalittici se non fosse passata la delibera regionale: dimissioni sue, fuga dei primari dell'Usl 17, blocco delle opere alle infrastrutture della Bassa (Padana Inferiore, ferrovia, Valdastico); si trattava di un out-out ricattatorio al quale non ci siamo piegati".
Il punto cruciale è soprattutto il finanziamento dell'opera: "Il direttore generale dell'Uls 17 Ugo Zurlo -ha spiegato Sturaro- ha prospettato che il 40\% dei costi non venga più coperto con le alienazioni dei vecchi ospedali, ma anche accendendo dei mutui. A parte il fatto che non si capisce cosa se ne farà poi delle vecchie strutture, questo significa che per completare l'Ospedale Unico si dovranno sopportare costi che forzatamente andranno a discapito dei servizi alla popolazione".
Ma ciò non basta, secondo i Ds, perchè "Anche l'ipotesi del finanziamento regionale è poco chiara e la nuova struttura ospedaliera che ne uscirà non pare adeguata a coprire le esigenze del territorio, ma sottodimensionata" ha aggiunto Gallo. "E' un peccato che i sindaci si siano dimostrati timidi nei confronti di Galan e di Gava non pretendendo che venga pienamente rispettato un diritto dei loro cittadini, quello di avere un nosocomio all'altezza delle necessità" ha osservato la Miotto. "Hanno preferito lo schieramento politico all'interesse del territorio" ha concluso Frigo.

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17 settembre 2004
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