RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
3 settembre 2004
di Beatrice Andreose

"Ora l'Enel sarà costretta a trattare"
Elettrodotto: la sentenza del Consiglio di Stato favorirà l'interramento

Abbiamo vinto una battaglia, non la guerra". Prudenti ma soddisfatti a Baone per l'ordinanza del Consiglio di Stato che accoglie l'appello proposto dal Comune contro l'Enel. In un affollato incontro svoltosi a Villa Mantua Benavides al tavolo c'erano i protagonisti di una lotta che solo due mesi fa sembrava persa e che oggi registra un colpo da ko inferto all'Enel, costretta suo malgrado ad andare al tavolo della trattativa per parlare di interramento dell'elettrodotto da 132 kv.
Il sindaco di Baone Antonella Buson, il suo predecessore Francesco Corso, l'avvocato Matteo Cerruti, l'assessore all'Ambiente Giancarlo Piva, e Francesco Miazzi del Comitato "Lasciateci respirare". "Abbiamo fatto bene a tener duro - spiega il sindaco - questo è un giorno fausto". Cerruti spiega che la guerra non è ancora vinta. "Spero - ha aggiunto - che entro gennaio, data in cui il caso sarà discusso nel merito dal Tar Veneto, si arrivi ad un protocollo di intesa con l'Enel previsto dalla Legge Regionale che stanzia i due milioni di euro per l'interramento. L'importanza di questo pronunciamento sta nel fatto che il Consiglio di Stato ritiene prevalente l'interesse paesaggistico e ambientale rispetto a quello dell'Enel".
Corso ringrazia tutti, cittadini, Sovrintendenza, Comitato e il senatore Tino Bedin. Attacca invece la Provincia e i comuni di Este e Monselice "che non hanno creduto a questa battaglia". Miazzi parla di "vittoria significativa", poi denuncia "ringraziamo l'avvocato che ha trovato la chiave di volta. La nostra sensazione è che vi fosse un patto tra il presidente del consiglio regionale Cavaliere e Scaroni dell'Enel che subordinava la legge regionale alla conclusione aerea del tracciato. Un disegno confermato dall'attuale atteggiamento della Provincia". Sul caso intervengono anche i Verdi Paolo De Marchi, presidente regionale, Gianfranco Bettin consigliere regionale e il consigliere provinciale Franco Caldon: "Il pronunciamento è la dimostrazione delle ragioni di chi in questi anni si è mobilitato per difendere la salute dei cittadini e il territorio".

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11 settembre 2004
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