RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
5 settembre 2004
di C.B.

La decisione consente di recuperare tempo per una intesa sull'interramento
L'elettrodotto diventa "fuorilegge"
Il Consiglio di Stato boccia l'orientamento del Tar: manca la valutazione d'impatto ambientale

Manca la "Valutazione d'impatto ambientale" e l'elettrodotto diventa "fuorilegge". Almeno fino a metà gennaio, quando i giudici del Tar del Veneto prenderanno nuovamente in esame, stavolta nel merito, l'intricata questione relativa alla carenza nel progetto riguardante la costruzione della ciclopica linea elettrica da 132 mila volt tra Este e Monselice.
Lo ha stabilito martedì il Consiglio di Stato, capovolgendo, l'orientamento del Tar che nei mesi scorsi aveva annullato le ordinanze di blocco dei lavori adottate dall'amministrazione di Baone e della Sovrintendenza in attesa dell'acquisizione della "Valutazione d'impatto" da parte della Provincia.
"Non nascondo che stavamo perdendo le speranze di poter bloccare l'innalzamento dei tralicci, ma alla fine abbiamo trovato ragione" sottolinea Antonella Buson, sindaco di Baone. "Ora la palla torna nelle mani del Tar" osserva l'avvocato Matteo Ceruti, autore del ricorso in appello contro le sospensive emesse dai giudici amministrativi veneziani. "Teniamo presente - aggiunge - che questa non è una decisione definitiva, ma consente di recuperare un po' di tempo utile alla sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Enel e Regione per l'interramento dell'elettrodotto . Il Consiglio di Stato ha considerato l'esigenza di tutela paesaggistica di un'area protetta come il Parco Colli, prevalente rispetto al rischio di black out elettrico paventato dall'Enel".
"Il presidente della Provincia Vittorio Casarin, forse prevedendo la nostra sconfitta, ha abbandonato i Comuni al proprio destino - commenta l'ex sindaco Francesco Corso -, rifiutando di firmare il decreto di sospensione dei lavori. La Provincia vorrebbe consentire all'Enel il completamento della linea aerea e successivamente adottare una convenzione per l'interramento: una posizione assurda".
"Grazie alla mobilitazione dei cittadini e al sostegno trovato nell'Amministrazione di Baone siamo riusciti a mettere un freno all'Enel -gli fa eco Francesco Miazzi, portavoce del Comitato "Lasciateci Respirare"- il traguardo da raggiungere, adesso, è il completo interramento della linea".

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11 settembre 2004
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