RASSEGNA STAMPA

Il Mattino
30 aprile 2002
di Roberto Morello


Psichiatria lascia Montagnana
L'unità operativa sarà trasferita a Monselice e il 15 maggio il centro diurno finirà a Este

MONTAGNANA. Da oggi l'unità operativa di Psichiatria dell'ospedale di Montagnana cessa l'attività. Già dallo scorso 15 aprile i ricoveri non venivano più accettati, e da domani medici ed operatori si trasferiscono armi a bagagli all'ospedale di Monselice.
Per il centro diurno (day hospital) di psichiatria invece la vita viene prolungata di qualche settimana. Dal prossimo 15 maggio, infatti, anche questo servizio prenderà altra via, nel caso quella dell'ospedale di Este. Tutto questo è previsto nel quadro della riorganizzazione ospedaliera dell'Uls 17 che procede speditamente. Anche per quel che riguarda il nuovo ospedale di Montagnana. "Entro la fine dell'anno - conferma il sindaco Giuseppe Mossa - il nuovo ospedale sarà completato e pronto per il trasferimento dei reparti del vecchio ospedale. Non tutto però. L'Uls 17 ha deciso di mantenere per sé degli spazi che nella nuova struttura non sono disponibili. Ad esempio l'hospice rimarrà nel vecchio ospedale, e così pure il distretto sanitario e gli uffici della direzione sanitaria. In questo momento stanno predisponendo il piano per i trasferimenti, ed è per questo che adesso è possibile ci siano dei disagi".
Disagi a parte è il clima da smobilitazione che si respira nell'ospedale a preoccupare. Il vecchio sta smantellando mentre il nuovo non è ancora arrivato. Chi si trova in dirittura d'arrivo è il progetto di trasferimento della casa di riposo nel vecchio ospedale della città murata.
"Siamo ad un passo dalla firma della convenzione con Regione e Uls - spiega ancora Mossa - e fra non molto saremo operativi in tutto e per tutto. Il nostro è un progetto d'avanguardia nella regione, come ci ha confermato l'assessore De Poli. E' la prima volta che il servizio casa di riposo si integra con la funzione riabilitativa dell'ospedale. La nostra sarà una struttura a valenza interprovinciale in grado di erogare servizi al territorio che, non solo da noi, - conclude il sindaco di Montagnana - sono rimasti sulla carta, come ad esempio la cura dell'Alzhaimer o il servizio diurno".

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5 giugno 2002
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