Non poteva non suscitare una qualche reazione da parte dell'opposizione la comunicazione da parte della giunta di Cadoneghe della necessità di trovare 80 mila euro per pagare un monumento dedicato alla pace. "Apprendiamo insieme ai cittadini la decisione di realizzare questo costoso monumento - commenta Pier Antonio Maschi, capogruppo della Casa delle Libertà - Non risulta, infatti, neanche ai miei predecessori alcuna comunicazione in merito alla scelta di collocare questa statua nell'area dell'ex Breda. Una decisione presa dalla giunta precedente, senza informare il consiglio comunale".
Il monumento voluto dalla precedente amministrazione rappresenta una donna nell'atto di partorire un bambino che simboleggia la pace. Sarà collocato in una piazza ricavata all'interno delle ex officine Breda che nel giro di un anno, demoliti i vecchi capannoni, si trasformeranno in zona residenziale. La notizia dell'imminente arrivo della scultura, per l'opposizione di Cadoneghe sembra arrivare in maniera quanto meno intempestiva.
"Rimaniamo esterrefatti perché durante il consiglio comunale di fine luglio - continua Maschi - l'assessore al Bilancio Tino Bedin ci delucidava preoccupato dei tagli che subirà lo stato sociale nel nostro Comune. Ad un mese di distanza compaiono poi 80 mila euro che questa amministrazione dovrà sborsare per una statua". Sul valore del tema scelto non si discute. "Da moderati non possiamo che essere favorevoli alla celebrazione della pace - conclude il capogruppo - Riteniamo pertanto l'iniziativa lodevole. Contestiamo soltanto la mancata informazione e ci sembra anche poco opportuno spendere tutti questi soldi. Vi sono nel nostro Comune situazioni che a nostro avviso sono molto più urgenti da sanare, come l'assetto idrico e fognario e la mancanza di allacciamento al gas di parecchie famiglie. Oltre al fatto che attualmente alla Breda la piazza non c'è ancora".