RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino di Padova
18 maggio 2006
di Mauro Giacon

Giornata di nomine per il sindaco che oggi decide il nuovo Cda dell’Istituto di Riposo per Anziani
Ira: sarà Tino Bedin il nuovo presidente

L'accordo è fatto e la carta sta davanti alla scrivania del sindaco Zanonato che oggi dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione dell'Istituto di riposo per Anziani, 600 ospiti. Siccome la nomina è politica i partiti si sono già messi d'accordo. Sarà Tino Bedin, l'ex senatore della Margherita il nuovo presidente. Bedin , 60 anni, giornalista, viene da tre mandati parlamentari e dovrà sostituire il presidente Giancarlo Rossi, in scadenza.
I partiti in questi giorni hanno dato al sindaco una rosa di nomi sui quali decidere. Dei sette del cda, sei saranno divisi fra Sdi, Margherita, Ds e Rifondazione e uno andrà alle minoranze. Il centrodestra ha dato una rosa di nomi tra cui figurano Narne Surendra e Giancarlo Zotti.
L'Ira vede attualmente 446 ospiti non autosufficienti in via Beato Pellegrino, dove si trovano anche 40 non autosufficienti. Altri 80 non autosufficienti sono al pensionato Piaggi. L'Ira accoglie mediamente 170 ospiti con integrazione della retta da parte dei Comuni, di cui circa 150 sono a carico del Comune di Padova ed ha assoluto bisogno di un nuovo cda, soprattutto per risolvere il problema della sede di via Reni dove la Provincia vorrebbe fare una nuova scuola facendo traslocare i pazienti.
Ma altre poltrone sono da decidere. Per esempio quella dell'"Opera Pia Raggio di sole" che si occupa di anziani, e che ha un cda di nomina comunale. La presidente indicata è Roberta Donolato della Margherita.
Dovrebbe essersi sbloccata anche la situazione di stallo fra Comune e Provincia nell'ambito dell'ex Opai-Seef oggi Spes. Nel senso che il cda è composto da due rappresentanti del Comune e della Provincia e uno della Curia ma il Comune pagando il servizio per la gestione delle scuole materne, vorrebbe avere più potere, compresa la presidenza. Attualmente la Spes è commissariata.
Come commissariata dalla Regione è la Fondazione Breda di Ponte di Brenta per i buchi nel bilancio anche se il presidente Alberto Lonigo dimettendosi il 31 gennaio ha detto che il 2005 si era concluso con 2milioni e 300mila euro di attivo. Oggi sta lavorando come commissario l'avvocato Testa che dovrebbe essere confermato fino a dicembre. Ma il cda (3 per la maggioranza 2 per l'opposizione) potrebbe essere rinnovato anche prima e si fa già il nome dell'avvocato Sergio Dal Prà, vicino ai Ds, come futuro presidente.

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rs-06-035
27 maggio 2006
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Tino Bedin