MONSELICE I finanziamenti destinati alla scuola per il 2006 sono stati ridotti del 50\%. Allarme dei direttori scolastici: difficile far quadrare i conti
Parlano i dirigenti della "Giacomo Zanellato" e della "Guido Guinizelli"
Monselice
(O.M.) Un grido d'allarme è stato lanciato dai direttori scolastici di Monselice, a cui fanno capo anche le scuole di Pernumia ed Arquà: i finanziamenti destinati alla scuola per il 2006 sono stati ridotti del 50\%. Una situazione che è stata messa a fuoco in un documento inviato ai genitori degli alunni dei tre comuni. "Le spese di funzionamento dell'istituto comprensivo, diviso in 9 istituti - ha detto Cesare Boetto dirigente della scuola "Giacomo Zanellato" - ha subito una riduzione della metà rispetto all'anno scorso. Il denaro per coprire le supplenze ammonta al 47\% rispetto a quanto speso nel 2005. Il finanziamento del piano per l'offerta formativa degli alunni si attesta sul 41\% rispetto al quanto ricevuto l'anno passato". Fare di necessità virtù è un'esigenza per i dirigenti scolastici. "L'istituto è riuscito a proporre attività qualificanti perché le amministrazioni comunali hanno erogato finanziamenti per i progetti integrativi, unitamente alle spese che sono a carico del comune (materiale didattico e di pulizia). I genitori degli alunni hanno contribuito a coprire le spese per i laboratori facoltativi e finanziare completamente le visite guidate che fanno parte integrante del percorso formativo degli alunni. I dirigenti dell'istituto, inoltre, si sono impegnati a reperire risorse dai privati e dagli istituti di credito". Sulla situazione Boetto aggiunge: "Ci sono evidenti difficoltà a garantire il funzionamento amministrativo e didattico dell'istituto". A queste affermazioni fanno eco quelle di Franco Costa, dirigente scolastico della "Guido Guinizelli". "La situazione finanziaria da noi è pesante. Guardiamo con particolare attenzione all'approvazione del bilancio del comune di Monselice, per verificare di quante e quali risorse potremmo disporre. Sappiamo che i comuni dovranno fare più di un sacrificio, perché i trasferimenti dello Stato si sono ridotti ulteriormente. Mi auguro che non sia la scuola quella che deve pagare il più grosso tributo ai tagli che dovranno essere operati dall'amministrazione locale".
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