RASSEGNA STAMPA

Adnkronos
11 maggio 2005

Lo hanno reso noto i senatori dell'Unione
Immigrati: Corte Europea sospende 11 espulsioni verso la Libia

Roma, 11 mag. (Adnkronos) - La Terza Sezione della Corte europea dei Diritti dell'uomo ha sospeso l'espulsione verso la Libia di undici immigrati, giunti a marzo a Lampedusa. La decisione è stata resa nota dai senatori dell'Unione componenti della Commissione per la tutela e la promozione dei diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama. La Corte, accogliendo un ricorso presentato da un team di avvocati, guidati da Antongiulio Lana a nome di 79 emigrati, ha emesso il provvedimento d'urgenza nel quale e' ricordato che ''nell'interesse delle parti'' il governo italiano ''non deve espellere'' undici degli immigrati giunti a Lampedusa. Una decisione vincolante per le autorita' italiane.
Quanto al merito, la Corte europea si pronuncera' nelle prossime settimane. Gli avvocati degli immigrati sostengono, infatti, che la Libia non offre garanzie adeguate per la tutela dei diritti umani delle persone espulse dall'Italia che giungono sul suo territorio, ''la Libia -fanno notare i senatori- e' l'unico paese del Mediterraneo a non aver ratificato la convenzione di Ginevra''. ''La prima volta -fanno notare le senatrici Tana de Zulueta (Verdi) e Chiara Acciarini (Ds), che uno Stato europeo viene sanzionato per espulsione verso un terzo paese quale e' la Libia. Questo dimostra come le espulsioni sommarie attuate dal governo italiano avvengano al di fuori della legalita'''. Contro la stessa Bossi-Fini ma anche, quindi, contro le norme internazionali sul diritto d'asilo.
Il senatore della Margherita Tino Bedin ha ricordato come anche al vice commissario europeo Frattini ''ha manifestato dubbi sulle procedure''. Il presidente del Cir, Rino Serri, si e' appellato a tutti i gruppi parlamentari affinche' richiedano al governo chiarimenti in materia di politica dell'immigrazione: ''dopo la decisione presa dalla Corte europea -ha spiegato- la risoluzione del Parlamento europeo che condanna i respingimenti di massa, la politica seguita sin qui dal governo non puo' continuare''. E c'e' stato anche chi ha fatto notare ''l'assenza giustificata'' del senatore Martone impegnato nell'aula di palazzo Madama a respingere, a suon di emendamenti, l'articolo 6 del ddl sulle forze di polizia, all'esame dell'aula di palazzo Madama, che riguarderebbe proprio il finanziamento dell'accordo con la Libia.
Nell'occhio del ciclone anche i centri di prima accoglienza dove gli addetti ai lavori chiedono di poter accedere per potere verificare le singole situazione e l'effettivo accesso alle procedure di asilo

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18 maggio 2005
rs-05-054
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