IL SINDACO DI CASTELBALDO
«Una volontà nata dall'improvvisazione
manca una chiara strategia di sviluppo»
Non c'è il consenso per l'impianto di termocombustione
CASTELBALDO. «Senza una strategia per lo sviluppo della Bassa Padovana, trova spazio l'improvvisazione. Il fatto che Piacenza d'Adige vada per conto proprio proponendo l'inceneritore di rifiuti ne è la prova più lampante». Per Gianni Pasqualin, sindaco di Castelbaldo, la proposta del termovalorizzatore di Piacenza D'Adige non deve essere considerata come cosa a sé, ma va inserita in un contesto ben più ampio e preoccupante. «Piacenza è autonoma nel suo abito territoriale, ma quando un progetto come questo coinvolge altri comuni è giusto, doveroso e sensato che sia pensato da una istituzione sovracomunale. Proverò a spiegarmi meglio. Questa zona, la Bassa Padovana, ha bisogno di sapere dove andrà a parare nel futuro. In altre parole - puntualizza Pasqualin - ha bisogno di una strategia di sviluppo. E chi deve farla? La deve fare chi ha le competenze per pianificare lo sviluppo di un territorio, la Provincia per prima. Ora come ora, al contrario, non abbiamo nessun piano strategico per disegnare il primo passo dello sviluppo della Bassa Padovana. Si vuole sviluppare il turismo piuttosto che l'agricoltura, oppure l'inverso? Bene, si mettano a disposizione infrastrutture e strumenti per conseguire l'obiettivo». Opinione condivisibile e condivisa da molti, a parole. Nei fatti invece... «Nei fatti ci troviamo ad essere il terminale dello sviluppo altrui con i fiumi da questi inquinati, e il ricettacolo dei rifiuti di mezza Italia se il progetto inceneritore andrà avanti. Non abbiamo infrastrutture né le condizioni ambientali per portare avanti progetti turistici o di specializzazione agricola». E allora? «Allora noi sindaci dobbiamo resistere e arrabbiarci per davvero - conclude Pasqualin - e proporre azioni di forza come quella di denunciare gli inquinatori del Fratta e dell'Adige». Tornando all'inceneritore, questa sera a Piacenza d'Adige, alle ore 20,30 nelle scuole elementari, il Comitato anti-valorizzatore in Piacenza, ha convocato una pubblica assemblea per dibattere dell'argomento.
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