PROVINCIA DI PADOVA
Alle associazioni, al volontariato
alle amiche ed amici del mondo cattolico

Interpretare la necessità del rinnovamento
e servire il bene comune

Le scelte di voto nelle elezioni per il Parlamento

Care amiche e cari amici,
le prossime elezioni politiche, 24-25 febbraio, stanno assumendo un rilievo straordinario. Siamo infatti chiamati ad un'assunzione di responsabilità decisiva per lo sviluppo e per le sorti del nostro Paese e dell'Europa.
Sappiamo che dobbiamo uscire da una lunga stagione di incertezze e di disorientamento e che è ancora molto forte la tentazione di non andare al voto, di protestare, di manifestare sentimenti di antipolitica.
Per contrastare questo atteggiamento dobbiamo invece far prevalere persone credibili, progetti innovativi e soprattutto la buona politica in grado di interpretare al meglio la necessità del rinnovamento e di servire il bene comune.

Le politiche irrinunciabili
Sappiamo che il prossimo governo dovrà avere il coraggio di puntare sull'istruzione e la formazione, dovrà favorire l'occupazione delle giovani generazioni e delle donne, alleggerire la pressione fiscale sia sulle imprese che sui nuclei familiari numerosi e con neonati, innovare la rete dei servizi agli anziani e ai più deboli perché nessuno resti indietro, valorizzare il terzo settore, il volontariato, la cooperazione, l'associazionismo in base al principio di sussidiarietà, sostenere l'integrazione degli immigrati anche attraverso un più agevole accesso ai diritti di cittadinanza, credere in un'Europa unita moralmente prima che economicamente, e nello specifico ruolo dell'Italia come ponte di pace verso il Mediterraneo.

Il coraggio delle riforme
Sappiamo che deve aprirsi una stagione di riforme radicali e condivise. Riforme economiche, in primo luogo, ma anche di profonda revisione delle istituzioni e dei modelli di partecipazione politica. Si deve porre rimedio alla vergogna dell'attuale legge elettorale, e si deve superare il bicameralismo perfetto, velocizzare l'iter legislativo, riorganizzare la presenza dello Stato sul territorio, snellire in modo drastico gli enti intermedi, chiarire le funzioni e le risorse di regioni e comuni. Deve cambiare strutturalmente lo stile di chi presta un servizio pubblico con il limite di mandati parlamentari per favorire il rinnovamento e una più ampia partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e con regole ancora più ferree e incisive per ridurre all'essenziale, e rendere trasparente, il finanziamento dei costi della politica.

Perché sostenere il PD
A nostro giudizio per raggiungere questi obbiettivi bisogna sostenere il PD, partito pluralista che ha saputo responsabilmente guardare al bene del paese e approvare riforme molto dure per uscire dal baratro nel quale i precedenti governi ci avevano portato.
Il PD a guida Bersani è l'unico vero partito-democratico rimasto in Italia; un partito radicato nel territorio, con un progetto per il Paese, non un improvvisato contenitore elettorale legato alle fortune del leader e alle sue capacità mediatiche! Un partito che con le primarie e le parlamentarie ha saputo concretizzare l'istanza di dare voce ai cittadini per esprimere la lista dei candidati, superando così il malaugurato porcellum e garantendo un efficace rinnovamento: il 40% degli eletti del PD saranno donne! I candidati del PD saranno espressione e rappresentanza del territorio, non una lista di cooptati dal vertice a cui saranno irrimediabilmente legati.
Il PD propone una politica che concilia il controllo della spesa pubblica e lo sviluppo, che promuove il welfare universalistico, la sanità pubblica e l'inclusione sociale, la legalità e la giustizia, che chiede più sacrifici a chi ha di più per garantire preparazione, conoscenza e lavoro ai giovani, che scommette sulla green economy!
Il PD ritiene che lo sviluppo del sistema delle imprese sia il vero motore per la creazione del lavoro e che l'abbattimento dei monopoli di ogni genere sia una delle principali riforme dell'economia per assicurare all'Italia il ruolo che le spetta nella costruzione dell'Europa del domani e di una autentica economia sociale di mercato.
L'Europa ha bisogno che nel nostro paese vinca il PD perché solo così si potrà realizzare un'alleanza europea delle forze progressiste capace di affrontare la questione del debito pubblico. Altrimenti si acuiranno differenze, divisioni e conflitti. L'Europa ha bisogno che in Italia si affermi un governo che veramente sostenga l'Europa dei popoli, affermi l'Europa coesa politicamente, costruisca gli Stati Uniti d'Europa.

Ti invitiamo perciò a votare e a far votare PD
per il bene comune, dell'Italia e dell'Europa!

Mauro Barbieri, Anna Barzon, Tino Bedin, Paolo Bellato, Gianni Berno,
Leonildo Bettio, Rino Biscaro, Antonio Bodon, Duilio Bolognini,
Mario Bonin, Emanuela Calore, Elvio Canazza, Franco Casotto,
Adriano Cesaro, Stefano Chinaglia, Antonio Da Re, Roberta Donolato,
Francesco Pio Dotti, Franco Frigo, Giovanni Gasparin,
Francesco Ghedini, Paolo Giacon, Paolo Giaretta, Pierluigi Giovannucci,
Luigi Gui, Mirko Lazzarini, Amedeo Levorato, Romano Lovison,
Leopoldo Marcolongo, Emanuele Morosinotto, Federico Ossari,
Alberto Piovan, Lucia Pizzo, Moreno Salvó, Dino Scantamburlo,
Meri Scarso, Luciano Sguotti, Claudio Sinigaglia,
Nereo Tiso, Giansandro Todescan, Cristina Toso,
Giovanni Vecchiato, Fabio Verlato, Tiziana Vitacchio, Marcello Volpato,
Giacomo Zanellato, Antonino Ziglio, Antonella Zorzan

17 febbraio 2013


17 febbraio 2013
ppd-027
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Tino Bedin