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Il segretario nazionale Franco Marini ed il responsabile organizzativo Salvatore Ladu, sulla base del mandato del consiglio nazionale di luglio, hanno inviato la lettera di convocazione dell’Assemblea nazionale del Ppi ai segretari provinciali, ai segretari regionali, ai consiglieri nazionali.

Cari Amici,
la direzione nazionale. nella seduta dei 27 luglio scorso, ha avviato la fase operativa dell'assemblea straordinaria congressuale che si concluderà a Rimini presso il quartiere fieristico il 30 settembre e l’1 e 2 ottobre con l’elezione del segretario nazionale e dei consiglio nazionale.
La stessa direzione nazionale, a seguito di quanto stabilito dal consiglio nazionale ed ai sensi dell'art. 8.8 dello statuto, ha approvato il regolamento per l'elezione dei delegati all'assemblea straordinaria congressuale.
Questa cornice regolamentare, che lascia autonomia ai livelli locali, consente di sperimentare un modello di partito federale, utile a promuovere una nuova fase di presenza politico-organizzativa ed a far sviluppare un confronto ampio e democratico.
Si tratta evidentemente di un passaggio cruciale, non tanto e non solo per il riassetto del nostro partito, quanto per il futuro stesso del ruolo del cattolicesimo democratico italiano.
Il crocevia,, anche simbolico, rappresentato da questi giorni di fine millennio ci impone una riflessione franca, senza reticenze od omissioni sul futuro, nella convinzione che il tessuto sano di cui è composto il Partito popolare italiano, incarnato nella passione di centinaia di migliaia di donne e uomini, sarà in grado di fornire al Paese la prova di aver compreso l’importanza del momento.
L'assemblea congressuale intende cosi essere punto di arrivo di un percorso che deve partire dalle periferie al fine di essere il più possibile partecipato.
Certi di poter contare sulla vostra dedizione e sul vostro entusiasmo, auguriamo a tutti buon lavoro.

Salvatore Ladu Franco Marini

Roma, 2 agosto 1999

Speciale assemblea congressuale di Rimini

18/08/1999 webmaster@euganeo.it

il collegio senatoriale di Tino Bedin