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Per fronteggiare il Covid l'Europa esce dalla trincea del passato
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Fuori dalla pandemia sulla strada da cui ci siamo arrivati? Questa crisi globale è invece già parte di una possibile "nuova" vita
Insieme, nella stessa domenica, noi europei incominciamo la campagna di vaccinazione contro il Covid-19: sarà la più imponente della storia. Domenica 27 dicembre 2020 è una data da segnare nel calendario europeo.
Una parentesi, così pensiamo la pandemia: il dopo sperato come il prima; ripetere gli abbracci, le interrogazioni a scuola, la pizza con gli amici, il giro al mercato; e ancora: "Lasciateci lavorare, l'economia ripartirà"; e l'immunità di gregge perseguita col vaccino servirà a rilanciare l'economia, a rimettere in moto la produzione, a far riprendere i consumi. Raccontiamo il futuro utilizzando verbi con il prefisso "ri-", il prefisso di ripetere. Ce lo raccontiamo tutti insieme: noi persone, noi comunità. E tutti insieme ci apprestiamo a correre il più velocemente possibile fuori dalla pandemia sulla strada che conosciamo, perché è quella da cui veniamo.
Questa crisi, però, è già parte di una possibile "nuova" vita: quella in cui le generazioni si abbracciano, quella in cui la cittadinanza europea è solidale, quella in cui la scienza ha l'orologio dei bisogni. Chiudere tra parentesi la pandemia vorrebbe dire soffocare questi germogli di vita e conservare di questa crisi globale solo i morti.
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Prendersi cura è fare pace perché il Covid amplia i conflitti
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