PONTELONGO

Il raccordo ferroviario allo Zuccherificio di Pontelongo
Meno camion per le bietole:
una piccola realtà locale
per un grande progetto

Il ruolo dell'amministrazione comunale e degli operatori economici

di Federico Ossari sindaco di Pontelongo

Pontelongo è una piccola realtà, poco più di 3.800 abitanti, collocata nell'area sud-est della Provincia di Padova, la cui economia è legata quasi esclusivamente, da oltre un secolo, dalla presenza di un grande impianto saccarifero. Oggi, a seguito delle varie ristrutturazioni del settore bieticolo, lo stabilimento di Pontelongo è diventato l'unico attivo nella Regione Veneto (lo stabilimento di Contarina quest'anno è rimasto inattivo).
Questo ha fatto sì che sul nostro impianto si concentrasse, man mano che sono stati chiusi gli altri stabilimenti, quasi tutta la produzione bieticola del Veneto e del basso Friuli Venezia Giulia. Ricordo che la capacità di trasformazione della materia prima dell'impianto di Pontelongo è di oltre 800.000 tonnellate a stagione, delle quali circa il 60% provengono dalla zona del Veneto orientale e basso Friuli.
Tutta questa produzione bieticola, fino all'anno scorso, veniva trasportata allo stabilimento mediante automezzi pesanti che realizzavano circa 600 corse giornaliere per tutto il periodo della cosiddetta "campagna bieticola" (che dura in media dai due ai tre mesi).
Quest'enorme movimento di automezzi creava delle grosse difficoltà nella viabilità, non solo locale ma anche nel passante di Mestre per quelli provenienti dal Veneto Orientale e dal Basso Friuli. Anche la nostra realtà economica risentiva del grave problema in cui versa il sistema viario del Veneto, a partire dal "tappo" di Mestre.
Due anni fa l'Amministrazione Comunale, vista la vicinanza dello stabilimento con la linea ferroviaria Mestre-Adria, ha ravvisato l'opportunità di effettuare un raccordo ferroviario con lo Zuccherificio al fine di trasportare su rotaia gran parte della produzione agricola proveniente dalle lunghe distanze (per rendere compatibili i costi), in particolare dal Veneto Orientale e Basso Friuli.
Sono stati subito presi i contatti con i vari soggetti che potevano essere interessati al progetto, in particolare con: la Regione Veneto e la Società Italia Zuccheri Spa, attuale proprietaria dello stabilimento, la Società Sistemi Territoriali Spa, che gestisce la linea ferroviaria Mestre-Adria, la Società Eurofer Spa, che gestisce il trasporto su ferrovia delle merci, e successivamente le Provincie di Padova e Venezia. La proposta ha trovato subito un generale interesse e, a seguito di vari incontri, è stato definito e sottoscritto un accordo di programma che prevedeva anche un impegno finanziario di ciascuno di questi soggetti fino a raggiungere la somma complessiva per realizzare il progetto (1.170.000,00 euro più 50.000,00 euro spesi solo dal Comune per l'acquisizione delle aree interessate alla nuova linea ferroviaria).
I lavori sono partiti il 24 aprile 2004 e in data 16 agosto 2004 il primo convoglio ferroviario carico di barbabietole, proveniente da Cervignano del Friuli (località dove viene effettuato il carico) e composto da 30 vagoni, è arrivato nello stabilimento. Attualmente i convogli giornalieri che arrivano sono due e questo ha portato ad avere una contemporanea riduzione di oltre 120 corse giornaliere di automezzi pesanti che in passato percorrevano il passante di Mestre (quindi siamo già in presenza di migliaia di corse in meno rapportate per il periodo della campagna bieticola). Questa riduzione di automezzi ha già prodotto anche un netto miglioramento sulla viabilità locale con piena soddisfazione della cittadinanza, nonché della viabilità dei Comuni limitrofi.
La realizzazione di quest'infrastruttura ha messo in evidenza due cose importanti:
· La concreta possibilità di apportare miglioramenti ambientali senza compromettere le attività aziendali, anzi garantendo loro anche maggiori garanzie per uno sviluppo futuro;
· I tempi brevissimi cui è stata realizzata, ha dimostrato che, quando c'è la volontà, le sinergie tra enti pubblici e soggetti privati possono raggiungere insieme importanti e veloci risultati. Questa è la breve cronistoria di come un piccolo Comune sia riuscito e raggiungere un "grande risultato" superando uno dei grandi limiti che sta in questi ultimi anni condizionando la crescita del "mitico Nord est" e cioè la cronica situazione del nostro sistema viario. Perciò, a mio avviso, l'esperienza di Pontelongo può essere esportata in altre realtà che potrebbero portare ad un miglioramento della qualità della vita delle persone senza compromettere le attività produttive esistenti, ma anzi, trovare con esse nuovi modi di sviluppo e competitività.

5 settembre 2004


5 settembre 2004
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