IN POLITICA

La nuova Enciclica sociale "Fratelli tutti" di Papa Francesco
II diritti umani fondamentali
sono il compito della "migliore politica"

Il "populismo" ignora la legittimità della nozione di "popolo"

"Fratelli tutti": il Papa la definisce una "Enciclica sociale" che mutua il titolo dalle "Ammonizioni" di San Francesco d'Assisi.
Il tema del quinto capitolo è "La migliore politica", ossia quella che rappresenta una delle forme più preziose della carità perché si pone al servizio del bene comune e conosce l'importanza del popolo, inteso come categoria aperta, disponibile al confronto e al dialogo. Questo è, in un certo senso, il popolarismo indicato da Francesco, cui si contrappone quel "populismo" che ignora la legittimità della nozione di "popolo", attraendo consensi per strumentalizzarlo al proprio servizio e fomentando egoismi per accrescere la propria popolarità.
Ma la migliore politica è anche quella che tutela il lavoro, "dimensione irrinunciabile della vita sociale" e cerca di assicurare a tutti la possibilità di sviluppare le proprie capacità. L'aiuto migliore per un povero, spiega il Pontefice, non è solo il denaro, che è un rimedio provvisorio, bensì il consentirgli una vita degna mediante l'attività lavorativa.
Compito della politica, inoltre, è trovare una soluzione a tutto ciò che attenta contro i diritti umani fondamentali, come l'esclusione sociale; il traffico di organi, tessuti, armi e droga; lo sfruttamento sessuale; il lavoro schiavo; il terrorismo ed il crimine organizzato. Forte l'appello del Papa ad eliminare definitivamente la tratta, "vergogna per l'umanità", e la fame, in quanto essa è "criminale" perché l'alimentazione è "un diritto inalienabile".
La politica di cui c'è bisogno, sottolinea ancora Francesco, è quella che dice no alla corruzione, all'inefficienza, al cattivo uso del potere, alla mancanza di rispetto delle leggi. È una politica incentrata sulla dignità umana e non sottomessa alla finanza perché "il mercato da solo non risolve tutto": le "stragi" provocate dalle speculazioni finanziarie lo hanno dimostrato.
In tal modo - afferma il Papa - si potrà passare da una politica "verso" i poveri ad una politica "con" e "dei" poveri.

Estratto da Vatican News, 4 ottobre 2020

16 ottobre 2020
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