PIOVE DI SACCO

RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
17 febbraio 2015
Elena Livieri

Piove di Sacco, il Comune ha già investito 50 mila euro
Con i progetti solidali
sedici disoccupati hanno uno stipendio

COra si cercano partner privati per dare altre opportunità

PIOVE DI SACCO Quasi 50 mila euro investiti e 16 disoccupati che finalmente hanno trovato una risposta al loro disagio grazie alle opportunità di lavoro offerte con i due progetti solidali avviati dal Comune. Uno è stato cofinanziato dalla Regione, l'altro dalla Fondazione Cariparo. Alcuni lavoratori hanno già iniziato la loro attività mentre per altri il nuovo percorso professionale sarà avviato nelle prossime settimane. "Si tratta di progetti che il Comune ha promosso anche in collaborazione con il Consorzio Padova Sud", fa notare l'assessore ai Servizi sociali Paola Ranzato, "e prevedono di impiegare persone in difficoltà, per lo più disoccupati, in attività manutentive del verde e del territorio, ma saranno impiegati anche in altri settori, per esempio per l'apertura e la chiusura di parchi e giardini pubblici, sale e aule studio comunali.
Nelle scorse settimane, inoltre, sono stati selezionati i quattro candidati vincitori del bando per il servizio civile degli anziani. Anche in questo caso", ricorda Ranzato, "si dà l'opportunità a soggetti con reddito basso di poter guadagnare qualcosa svolgendo servizi per la comunità. Sono previsti sei mesi di lavoro per un compenso lordo di 2.400 euro, oltre i contributi".
I progetti solidali non riescono ovviamente a dare una risposta al lungo elenco di disoccupati che si contano in città: "È evidente che non si tratta di una risposta esauriente", conferma l'assessore, "ma non si devono sottovalutare gli sforzi non solo del Comune ma anche degli altri enti coinvolti. Da parte nostra, comunque, e nonostante le difficoltà di bilancio, l'intenzione è di incentivare ancora il fondo destinato al lavoro solidale. Stiamo preparando un nuovo progetto che contiamo di finanziare già quest'anno con almeno 30 mila euro per ulteriori opportunità di lavoro rivolte ai disoccupati. Ora diventa indispensabile trovare partner privati", fa notare Ranzato, "aziende e imprese che mettano a disposizione posti di lavoro perché il Comune non può assorbire nei suoi servizi tutti i lavoratori. In questo modo potrebbero nascere anche forme di cofinanziamento tra pubblico e privato".

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