di Claudio Tormena
In data 24 marzo 2003 è stata consegnata all'Ufficio Protocollo del Comune di Piove di Sacco, destinata al sindaco e all'Assessore alla Pubblica Istruzione, una petizione popolare firmata da 240 abitanti di Tognana e organizzata dai genitori dei bambini interessati all'iscrizione alla scuola materna per l'anno scolastico 2003/04. Il giorno seguente copia della medesima petizione è stata depositata presso la Direzione Didattica di Piove di Sacco.
Il problema che si vuole mettere in evidenza è che il regolamento applicato a Piove di Sacco per l'iscrizione alle scuole materne non prevede alcuna suddivisione del territorio comunale e non prevede alcun punteggio in modo da favorire l'iscrizione dei bambini più vicini. Per questo motivo per il prossimo anno scolastico 2003/04 almeno sei bambini residenti nella frazione non sono stati assegnati alla scuola materna di Tognana, ma ad altre più distanti dislocate nel territorio comunale. Ciò arreca disagio alle famiglie e crea problemi di mobilità (in particolare la necessità di utilizzare l'automobile fa aumentare l'inquinamento atmosferico).
Le richieste contenute nella petizione sono:
1) un incontro pubblico alla presenza congiunta del Sindaco e della Direttrice Didattica, da tenersi presso il Patronato di Tognana;
2) la modifica del regolamento che disciplina le iscrizioni alla scuola materna, prevedendo un maggior punteggio per i residenti "nell'ambito territoriale" di competenza di un determinato plesso (sull'esempio di Padova che già applica questo metodo);
3) la costituzione nella scuola materna di Tognana di una seconda sezione permettendo così l'inserimento di tutti i bambini residenti nella frazione di Tognana.
Finora (metà maggio) il Sindaco non ha fornito alcuna risposta e nessuna disponibilità ad un confronto pubblico. Appare assai evidente la volontà di non voler affrontare il problema, attendendo che con il passare del tempo le richieste dei cittadini divengano impraticabili. Alcuni genitori hanno sollecitato un cenno di riscontro ma è stato loro riferito che riceveranno una risposta scritta.
Ma il testo della petizione non richiedeva forse un incontro pubblico per capire meglio la questione? Fare politica non significa forse stare vicino ai cittadini, individuare i problemi e cercare di risolverli? Le parole non bastano, servono anche l'impegno e i fatti!