Lo studio dei flussi elettorali
Democratici battuti dall'astensione al voto
Il corpo elettorale non ha tradito verso Zaia o Tosi. Semplicemente non si è riconosciuto nella proposta
Il nemico numero uno del Partito democratico alle ultime regionali a Padova? Senza ombra di dubbio l'astensionismo. A certificarlo è un'analisi dell'istituto Cattaneo diffusa sabato scorso durante l'incontro post elettorale dei "catto- dem" - organizzato dal senatore democratico Giorgio Santini - all'abazia di Praglia. Analizzando il "caso Padova" lo studio spiega che "Su tutti gli spostamenti elettorali, uno domina nettamente: quello dal Pd verso l'astensionismo. Si tratta di un flusso di eccezionale misura in quanto riguarda il 10% dell'elettorato".
Non solo astensionismo però. I voti democratici infatti hanno premiato anche altre liste. Verso la liste che hanno appoggiato la candidatura di Luca Zaia è andato l'1,7% dei consensi che in passato andavano al Pd. Se il Partito democratico è stato penalizzato dell'astensionismo, Zaia invece è riuscito a recuperare dei voti che, in passato, erano rimasti congelati. "Elettori che non si erano recati alle urne alle europee dell'anno scorso, ora sono passati in maniera abbastanza consistente alla lista in appoggio a Zaia (2,9%) e, un misura minore al Pd, al Movimento 5 Stelle e alla Lega" si legge ancora nell'analisi dell'istituto Cattaneo.
Un'analisi che conferma anche i numeri sui flussi elettorali elaborati da Swg e distribuiti sempre sabato scorso durante l'incontro di Praglia. Per quel che riguarda l'ambito regionale, il Pd complessivamente ha perso il 17% dei consensi. Di questi il 7,1% è finito nell'astensionismo, il 2,2% è andato a premiare la coalizione che sosteneva la candidatura del sindaco di Verona Favio Tosi, il 4,4% è andato alla Lega Nord e alla lista Zaia e il 3,3% al grillini. Interessati sono poi i flussi (tutti in entrata) della lista Zaia che si è attestata al 23,1%. Voti che per l'1,1% arrivano dall'astensionismo, per il 4,4% dal Movimento 5 Stelle, per il 7,7% da Forza Italia, per il 4,4% dal Partito democratico, per il 2,2% dalla Lega e per il 3,3% da altri partiti.
Da dove arriva invece l'11,8% raccolto da Tosi? Il 2,2% dal Pd, il 2,5% dalla Lega, l'1,2% da Forza Italia, l'1,2% da Grillo, il 2,7% dall'Ncd e da Fratelli d'Italia e il 2% dall'astensionismo.
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