IN PARLAMENTO
DOMENICA 24 - LUNEDì 24 FEBBRAIO 2013

L'Italia decisa dai suoi cittadini
Si rinnova il Parlamento repubblicano
La data è insolita per andare ai seggi elettorali. In effetti non doveva essere questa e Giorgio Napoletano ne aveva messo in agenda un'altra. Poi la Destra berlusconiana ha preferito chiudere malamente con il Governo Monti. Ed ecco a domenica 24 e lunedì 25 febbraio.
In tutta Italia i seggi elettorali sono aperti dalle ore 8 alle ore 22 della domenica e dalle ore 7 alle ore 15 del lunedì.
In Veneto sono circa 4 milioni i cittadini con diritto di voto.
Per votare ogni elettore dovrà presentarsi al seggio elettorale di iscrizione munito della propria tessera elettorale e di un documento di riconoscimento (carta d'identità, libretto della pensione, patente, passaporto).
Gli elettori riceveranno due schede, in quanto si vota per il rinnovo dei due rami del Parlamento.
Camera - Sono elettori i cittadini che hanno compiuto i 18 anni entro il 24 febbraio 2013 compreso. La scheda è di color rosa e possono votare coloro che hanno compiuto 18 anni. Si esprime il proprio voto tracciando un solo segno sul rettangolo che contiene il contrassegno della lista prescelta. Non si possono scrivere preferenze.
Senato - Vota chi ha compiuto 25 anni entro il 24 febbraio 2013 compreso. La scheda è di color giallo e possono votare i cittadini che hanno compiuto i 25 anni. Si esprime il proprio voto tracciando un solo segno sul contrassegno della lista prescelta. Non si possono scrivere preferenze.
Per l'elezione della Camera dei Deputati il Veneto è suddiviso in due circoscrizioni: la Veneto 1 (comprende le province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza) con 31 deputati da eleggere e la Veneto 2 (comprende le province di Belluno, Treviso e Venezia) con 20 deputati da eleggere.
Per il Senato, invece, c'è un unico collegio con premio di maggioranza. In tutta la regione sono 24 i senatori da eleggere in base all'assegnazione di un premio di maggioranza su base regionale - pari a 14 seggi sui 24 in palio - alla coalizione che riporterà più voti.
L'offerta politica è molto ampia, sia per la Camera (vedi liste di Veneto 1), sia per il Senato (vedi liste per il Veneto). Questa grande offerta sarà un incentivo ad andare a votare o costituirà un ulteriore motivo di incertezza che allontanerà dal voto?
"Io credo - dice Tino Bedin, senatore dell'Ulivo per tre legislature - che alla possibilità di decidere l'Italia che vogliamo ( o almeno quella che più ci assomiglia) non bisogna mai rinunciare. La democrazia è l'unico antidoto che abbiamo alla dittatura e merita di essere utilizzata. Va migliorata. Va aggiornata. Ma se non la utilizzi, muore. Il voto riguarda sempre il futuro. Ecco un'altra convinzione che mi sono fatta partecipando alla vita politica. Non è come a scuola che il voto misura quello che hai già fatto. Il voto in democrazia è un investimento su quello che deve accadere e che vuoi che accada. Devi sapere quello che effettivamente è possibile; devi misurare le promesse elettorali e distinguere i sogni dagli imbrogli, le speranze dalle illusioni. I partiti si dovrebbero scegliere in base a questo esame: sempre riguardo al futuro. Adoperando questo metodo mi pare che la proposta fatta dal Partito Democratico sia in questo momento quella che si propone di costruire il futuro con maggiore probabilità di riuscirci".

21 febbraio 2013
pa-040
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Tino Bedin