PARLAMENTO
Raccomandazione del Senato sulla missione Antica Babilonia
Al popolo iracheno la piena sovranità
sul suo futuro e sul suo territorio

Richiamate le indicazioni del segretario generale dell'Onu

Nel corso del dibattito in Senato sul decreto legge sulla missione "Antica Babilonia", relativa alla presenza italiana in Iraq, alcuni senatori dell'Ulivo hanno presentato un ordine del giorno che richiama le posizione espresse dal segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. L'ordine del giorno è stato illustrato dalla senatrice Tana De Zulueta e, con alcune modifiche proposte dal sottosegretario agli Esteri Mantica, è stato accolto come raccomandazione.

Il Senato,
considerato che il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha presentato al Consiglio di sicurezza del 22 luglio scorso il suo rapporto sulla situazione irachena, dando così seguito al paragrafo 24 della risoluzione 1483. Nell'illustrare il rapporto egli ha ricordato i princìpi fondamentali della risoluzione, e precisamente la necessità di rispettare:
- l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Iraq;
- il ripristino, appena possibile, della sovranità del popolo iracheno;
- il diritto della popolazione irachena a decidere sul proprio futuro politico;
- la piena sovranità dell'Iraq sul suo territorio e sulle proprie risorse naturali;
considerato che tale rapporto è il risultato, fra l'altro, dei numerosi incontri che il suo Rappresentante speciale Sergio Vieira de Mello ha condotto in Iraq, ascoltando i rappresentanti politici e religiosi delle numerose comunità irachene e raccogliendo le esigenze e le preoccupazioni sul proprio futuro. Un tema comune dei colloqui è stato che la democrazia non può essere imposta dall'esterno, ma deve scaturire in maniera pacifica e democratica dal popolo iracheno. Tutti i partecipanti hanno espresso la convinzione che il processo costituente, per avere legittimità, non possa avvenire che in un percorso che preveda l'elezione di un'assemblea costituente;
considerato che il Segretario generale si è, inoltre, complimentato per la formazione del Consiglio di governo iracheno, i cui rappresentanti erano a New York, perchè la sua formazione costituisce il primo passo verso il ripristino della piena sovranità irachena e che per quanto attiene al ruolo delle Nazioni Unite, il Segretario generale ha assicurato che esse continueranno a svolgere un ruolo attivo e indipendente per facilitare e supportare il processo politico in atto. Tra i primi compiti delle Nazioni Unite, oltre alla fornitura di assistenza umanitaria, c'è il trasferimento, da attuarsi urgentemente ed in modo trasparente, del programma oil for food e delle relative competenze alla Coalition Provisional Authority;
considerato che, in parallelo, Sergio Vieira de Mello ha promosso colloqui con i governi dei paesi confinanti per favorire l'apertura dell'Iraq all'area, in una prospettiva di stabilità e sicurezza collettiva;
considerato che, in conclusione, il rapporto sottolinea che per dare risposta concreta alle preoccupazioni espresse e placare l'impazienza crescente degli iracheni;

impegna il Governo:
- ad adoperarsi in tutte le sedi bilaterali, comunitarie, e internazionali, in particolare, in sede di Consiglio Europeo di cui l'Italia detiene attualmente la presidenza perché la vicenda irachena possa trovare immediata soluzione nel senso auspicato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, nei princìpi contenuti nella Risoluzione delle Nazioni Unite n. 1483 da lui citati e nel rispetto del diritto internazionale umanitario, affinché le Nazioni Unite svolgano il ruolo centrale, terzo ed indipendente che gli compete nella soluzione dei conflitti;
- ad adoperarsi, altresì, in sede di Consiglio d'Europa, mettendo a disposizione delle Nazioni Unite e del Consiglio governativo iracheno l'esperienza maturata dalla Commissione di Venezia nella scrittura delle costituzioni di molti paesi Balcanici e del Centro-Est Europa;
- ad adoperarsi, infine, per restituire al popolo iracheno la piena sovranità nella scelta del proprio futuro, il proprio territorio e le proprie risorse naturali.

DE ZULUETA, MARTONE, BONFIETTI, BEDIN

31 luglio 2003


2 agosto 2003
pa-029
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Tino Bedin