di Gastone Zilio medico di famiglia
Sono note le condizioni ambientali nell'area dei tre cementifici della Bassa pdovana, particolarmente nocive alla salute per l'elevato gradi di inquinamento raggiunto, in larga parte conseguenza delle attività produttive cementifere e in palese contraddizione con le analisi di taluni esperti "di fiducia" che presentano un quadro del tutto rassicurante, per i livelli di concentrazione dei principali inquinanti entro i limiti di legge, secondo la legislazione regionale e provinciale vigenti.
La diossina, è stata dichiarata dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC, 1997) e dall'EPA (l'agenzia per l'ambiente degli USA) la più potente sostanza cancerogena sintetica, per l'uomo. E' solubile nei grassi e, per questo, è diffusa in moltissimi alimenti. Si trasferisce in modo massiccio dalla madre al feto, dalla madre al lattante.
L'incenerimento dei rifiuti è la principale fonte di emissione di diossine. Gli inceneritori e i cementifici, con la recente normativa che permette l'uso dei rifiuti come combustibile e come additivo per la produzione di clinker, sono diventati attività inquinanti legalizzate, perché riversano nell'ambiente idrocarburi aromatici policiclici, composti organici volatili, ossido di carbonio, anidride solforosa, polveri sottili, arsenico, cromo, magnesio, nichel, piombo, vanadio.
In USA la società medica (IOM, 2003) consiglia le donne che vogliono diventare mamme di evitare carne grassa e latte intero. L'EPA (la Società americana per l'Ambiente) in pratica ha dichiarato come messaggio ingannevole che gli inceneritori-cementitori abbiano a cuore il rispetto dell'ambiente. Di fatto, negli Stati Uniti, non si costruiscono più nuovi inceneritori da circa vent'anni.
Al contrario la normativa UE (Commissione Scientifica Europea per l'Alimentazione, 2000) prevede ancora la dose di 1 pg/ kg di peso/die diossina, quale valore di dose massima tollerata per la specie umana. E'una dose mille volte superiore ai valori ammessi negli Stati Uniti. E si parla di dose tollerata, non innocua!
La pericolosità degli inquinanti prodotti dagli inceneritori è confermata da numerosi studi medici. In prossimità delle fabbriche che producono sostanze volatili derivate dal petrolio e di forni o fornaci come inceneritori di rifiuti, il rischio di leucemia e cancri solidi aumenta vertiginosamente nei bambini, poiché le diossine tendono a concentrarsi maggiormente nei grassi dei bovini da carne e da latte, dei polli, dei maiali e dei pesci d'acquacoltura, nelle uova e in altri alimenti.
L'ultimo anello della catena alimentare è l'uomo. Il neonato-lattante è la punta della piramide delle specie viventi ed è la creatura più esposta agli effetti delle elevate quantità di diossina ingerita lungo la catena alimentare. Già nel grembo materno il feto assimila nel proprio organismo le diossine accumulate dalla madre e, con l'allattamento, le succhia direttamente dal latte materno.
26 novembre 2005
|