ECONOMIA E LAVORO
Interrogazione al ministro dell'Economia
Dare ai Comuni i conti bancari "dimenticati"
Mancano dati trasparenti sul fenomeno

Il senatore Tino Bedin è tra i firmatari di una interrogazione promossa dal senatore Oskar Peterlini, del Gruppo per le Autonomie, e sottoscritta da colleghi di tutti i gruppi, che riguarda i cosiddetti "conti dormienti" nelle banche.

PETERLINI, ..., BEDIN, ... - Al Ministro dell'economia e delle finanze. Premesso che:
organizzazioni di tutela dei consumatori e notizie stampa sollevano il problema dell'esistenza presso alcune banche italiane ed estere di somme di denaro, conti, libretti di risparmio, depositi in genere e patrimoni bancari appartenuti a persone decedute, scomparse e mai reclamati dai legittimi eredi;
al momento dell'apertura di un conto corrente, gli istituti di credito italiani non richiedono automaticamente il nome di un beneficiario in caso di scomparsa o incapacità ad operare;
sia in corso un'indagine avviata dalla Procura della Repubblica dell'Aquila per un monitoraggio a livello nazionale di questo fenomeno dei cosiddetti "conti e depositi dormienti";
che si possa valutare in 15 miliardi di euro il controvalore di conti correnti "dimenticati" non movimentati da oltre due anni in tutta Italia;
non vi è alcuna normativa che obblighi gli istituti di credito ad avvertire gli eredi delle somme depositate appartenute al defunto, come non vi è alcuna norma di legge che obblighi ad indicare, all'atto dell'apertura di un rapporto bancario, un beneficiario dell'eventuale somma in caso di decesso del titolare o dei titolari del rapporto stesso e di restituirla rapidamente;
in caso di assenza di eredi reclamanti, nessun obbligo specifico è attualmente previsto invece in capo agli istituti di credito;
l'articolo 586 del codice civile stabilisce che "in mancanza di persone aventi diritto alla successione, l'eredità di persone defunte sia devoluta allo Stato. L'acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinuncia";

si interroga il Ministro
se non ritenga opportuno entro un'ottica di maggiore trasparenza nei rapporti tra cittadini e sistema bancario di avviare una ricognizione volta a quantificare esattamente il fenomeno e far sì che gli istituti di credito rendano pubblici tutti i depositi abbandonati;
se non ritenga opportuno quantificare gli importi che vengono trattenuti dagli istituti stessi, senza essere trasferiti allo Stato;
se non ritenga indispensabile approvare una normativa nazionale più specifica sull'argomento aprendo la strada al recupero automatico per chi ne ha diritto estendendo tale disciplina anche ai depositi già in essere e considerare che possa essere previsto che le eventuali eredità giacenti e non reclamate presso conti e depositi bancari delle banche prendendo in considerazione quelli che non hanno avuto movimentazione negli ultimi 5 anni, possano essere destinate alle casse del Comune di ultima residenza del titolare deceduto.

21 ottobre 2004


21 ottobre 2004
la-046
scrivi al senatore
Tino Bedin