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ISRAELE
NEL
MEDITERRANEO
capitale |
abitanti |
superficie |
Tel Aviv - ab.
1.131.700 |
5.534.672 |
20.770 km2 |
Cariche dello Stato |
Presidente della Repubblica | Ezer Weizmann (da ultimo rieletto il 5 marzo 1998) |
Presidente della Knesset | Dan Tichon |
Primo Ministro | Benjamin Netanyahu (Likud, eletto il 29.5.1996) |
Aspetti politico-istituzionali |
Israele è una Repubblica parlamentare proclamata il 14
maggio 1948.
Lo Stato non dispone di ununica Costituzione scritta, e le
istituzioni sono disciplinate da alcune "leggi
fondamentali"(sostanzialmente di rango costituzionale)
adottate nel corso degli anni. Il Parlamento e di tipo monocamerale
Il Presidente della Repubblica è eletto dalla Knesset per
cinque anni, ed è rinnovabile per una sola volta. Ha un ruolo
essenzialmente rappresentativo con poteri politici limitati. Alle
elezioni del 5 marzo 1998 è stato eletto, per la seconda volta,
Ezer Weizmann, che ha superato di stretta misura il candidato
della destra, Shaul Amor.
Il Primo Ministro è eletto a suffragio universale
diretto, per quattro anni ed è capo dell'esecutivo. Alle
elezioni generali del 29 maggio 1996, l'attuale Primo Ministro
Benjamin Netanyahu (Likud) ha superato di stretta misura il
leader del partito laburista Shimon Peres (50.4% di voti contro
49.5%).
A seguito dei risultati elettorali si è formato un governo di
coalizione composto dal Likud, da tre partiti religiosi (il
Partito Nazionale Religioso, lo Shas e Giudaismo unificato della
Torah), dal Ba' Aliya, che rappresenta gli immigrati dall'ex
Unione sovietica, e dal partito la Terza via, che si oppone al
ritiro dalle alture del Golan. Anche se non compreso nella
coalizione di governo, il Modelet, partito nazionalista di
destra, sostiene il governo. L'esecutivo, presieduto da Benjamin
Netanyahu ha avuto il voto favorevole della Knesset il 18 giugno
1996.
Il potere legislativo è esercitato dalla Knesset, organo
composto di 120 membri eletti per quattro anni sulla base di un
sistema elettorale a rappresentanza proporzionale, con clausola
di sbarramento dell'1.5%.
In base alle elezioni del 29 maggio 1996, i 120 seggi della
Knesset sono così ripartiti:
PARTITI POLITICI | |
Laburisti | 34 |
Likud (centro-destra)* | 32 |
Shas (religioso sefardita)* | 10 |
Partito Nazionale religioso (NRP)* | 9 |
Meretz (di sinistra) | 9 |
Israel Ba Aliya (immigrati russi)* | 7 |
Fronte dem. per la pace e la legalità (comunista) | 5 |
Lista araba unificata | 4 |
Giudaismo unificato della Torah (religioso)* | 4 |
Terza via (nato da una scissione laburista)** | 4 |
Modelet (di destra) | 2 |
Totale | 120 |
Le donne presenti in Parlamento sono 9, pari ad una percentuale del 7%.
Prossime elezioni:
Politiche | Giugno 2000 |
Presidenziali | 2003 |
Partecipazione ad organismi internazionali |
Partecipazione ad organismi internazionali: Israele è
membro dell'ONU e partner dell'OSCE.
La Sezione bilaterale di amicizia Italia-Israele
dell'Unione interparlamentare è presieduta dallonorevole
Fabio Evangelisti (DSU) e ne sono membri gli onorevoli Tiziana
Parenti (Misto), Marco Zacchera (AN), Mario Brunetti (RC-PRO) e i
senatori Franco Costantino Meloni (Misto) e Ottaviano Del Turco
(RI)
Popolazione e composizione etnico-religiosa |
In base ai dati del luglio 1997, Israele ha 5.534.672
abitanti (che includono 136.000 coloni in Cisgiordania,
15.000 sulle alture del Golan, 5.000 nella Striscia di Gaza e
156.000 a Gerusalemme est). Il tasso di crescita è del
2.01% l'anno (stima 1997). Il 62% della popolazione ha tra i 15 e
i 64 anni; il 28% meno di 15 anni.
Per quanto riguarda la composizione etnica, l82%
sono ebrei, di cui 50% nati in Israele, 20% nativi
dellEuropa, Americhe e Oceania, 7% nativi dellAfrica
e 5% nativi dellAsia; il restante 18% è costituito da non
ebrei, prevalentemente arabi.
La lingua ufficiale è lebraico; larabo è
parlato ufficialmente dalla minoranza araba; linglese è la
lingua straniera maggiormente utilizzata.
La religione ufficiale è l'ebraismo, praticato
dall82% della popolazione. Il 14% della popolazione è
musulmana, in maggioranza sunnita. I cristiani rappresentano il
2%, il restante 2% è costituito da Drusi e altri.
Dati di carattere sociale |
Per quanto riguarda l'alfabetizzazione il 95% della
popolazione al di sopra dei 15 anni sa leggere e scrivere (stima
1992).
La forza lavoro in Israele è stimata in circa 2.2 milioni
di unità: il 29.3% occupato nel settore del pubblico
impiego; il 22.1% nel manifatturiero; 6.5% nell'edilizia; 13.9%
nel commercio; 10.4% nel settore finanziario; 7.4% servizi; 6.3%
trasporti e comunicazioni; 3.5% agricoltura, pesca e foreste;
0.6% altro. Il tasso di disoccupazione è del 7.5% (dati 1997).
Dati di carattere economico |
Israele ha un PIL pari a 98.7 miliardi di dollari (dati
1997), con una crescita annua che nel 1997 è stata del
2.1 % e nel 1998 è stimata del 2.5%. Il PIL pro capite è
di 17.032 dollari (dati 1997). Il PIL ha la seguente composizione
per settore: 3.5% agricoltura; 22% industria e 74.5% servizi.
Il tasso di inflazione dei prezzi al consumo è stato del
9% nel 1997 ed è stimato dell'8.5% nel
1998.
Nel 1997 il debito estero era pari a 34.2 miliardi di
dollari.
L'Italia occupa il quinto posto come fornitore di Israele, dopo USA, Belgio/Lussemburgo,
Germania e Regno Unito. L'Italia esporta prevalentemente
macchinari e impianti industriali, prodotti siderurgici, tessili,
plastica, gomma e derivati, mezzi di trasporto. Le importazioni
sono costituite principalmente da diamanti lavorati, agrumi,
ortaggi, frutta, concimi e prodotti chimici.
Rapporti con l'Unione europea |
Il primo accordo di cooperazione tra la Comunità Europea e lo
Stato d'Israele venne firmato nel maggio 1975 e prevedeva la
reciproca eliminazione degli ostacoli agli scambi e
l'instaurazione di rapporti bilaterali stabili. Dal 1° gennaio
1989 è stato attuato un regime di libero scambio relativo ai
prodotti del settore industriale. Nel quadro dell'accordo di
cooperazione sono stati conclusi quattro protocolli finanziari.
La cooperazione con Israele differisce in modo sostanziale
rispetto a quella con gli altri Paesi mediterranei visto lo
sviluppo economico del Paese; per questo, nell'ambito dei
protocolli finanziari, Israele non beneficia delle agevolazioni
della BEI.
Un accordo di associazione tra Israele ed Unione Europea è stato
sottoscritto il 20 novembre 1995; a poco più di due settimane
dall'assassinio del Premier Rabin, l'accordo ha assunto un valore
simbolico, rappresentato dalla comune volontà di cogliere i
frutti del lungo e complesso processo di pacificazione e dal
monito a non abbandonare la via intrapresa.
L'accordo, a carattere globale, rafforza le relazioni tra
l'Unione europea ed Israele e prevede in particolare:
un regolare dialogo politico;
la libera circolazione delle merci;
il rafforzamento dellarea di libero scambio già esistente;
un miglioramento delle disposizioni sulle regole di origine per i prodotti industriali israeliani importati nellUE;
il diritto di stabilire e offrire servizi, la libera circolazione di capitali;
la cooperazione scientifica e tecnica;
la cooperazione economica;
la cooperazione nel settore audiovisivo e culturale.
L'Unione europea ed Israele hanno sottoscritto il 22 dicembre
1995 una accordo interinale sugli scambi e sulle questioni
commerciali.
Gli avvenimenti successivi alla firma dell'accordo hanno
fortemente rallentato il processo di pace che era stato così
faticosamente avviato e reso più difficili i rapporti tra
Israele e l'Unione Europea. Tali eventi hanno determinato una
seria riflessione, da parte degli organismi dell'Unione, sul
ruolo dell'Europa e sull'applicazione dello stesso concetto di
partenariato euromediterraneo, che individua nella creazione di
una zona di sicurezza, di stabilità e di pace il prerequisito
essenziale per qualsiasi processo di sviluppo economico. A tale
proposito il 25 novembre 1996, il Consiglio ha adottato l'azione
comune 96/676/PESC, designando come inviato speciale dell'Unione
europea per il processo di pace in Medio Oriente, Miguel Angel
Moratinos, il cui mandato è stato prolungato, il 26 giugno 1997
dal Consiglio affari generali, fino al 25 novembre 1998.
Il 6 ottobre 1997, il Consiglio affari generali ha approvato la
proposta di introdurre un "Codice di condotta" nei
colloqui tra Israele e i palestinesi. In linea di principio
lidea è stata accolta favorevolmente da Israele. Il Codice
di condotta consiste in effetti in una serie di principi. Vi si
fa appello allastensione da qualsiasi "atto
considerato dalluna o dallaltra parte un atto
unilaterale"; si esortano i palestinesi ad impegnarsi a non
mettere in discussione "il diritto allesistenza di
Israele" e gli israeliani a non venir meno ai propri impegni
internazionali nei confronti dei palestinesi e, soprattutto
"ad assicurare lo sviluppo economico e sociale" dei
territori palestinesi.
Il 15 gennaio 1998, la Commissione europea ha approvato la
comunicazione sul ruolo dellUE nel processo di pace in
Medio Oriente, che contiene una serie di proposte concrete volte
a sostenere un processo di pace sempre più minacciato.
Nel mese di maggio 1998, la Commissione ha adottato una
comunicazione sullattuazione dellaccordo commerciale
interinale UE/Israele del 1995 nella quale afferma che le
autorità israeliane non applicano correttamente le disposizioni
in materia di origine dei prodotti esportati in regime
facilitato.
Le autorità israeliane hanno reagito a tale iniziativa dando ad
essa uninterpretazione meramente politica. Il
vicepresidente della Commissione europea, Marin, ha ribadito che
la Commissione europea non ha alcun atteggiamento sanzionatorio o
di boicottaggio nei confronti di Israele, ma che la Commissione
intende verificare ed eventualmente correggere un caso presunto
di frode, con cui Israele esporta sotto il regime
dellaccordo con lUE merci che non sono israeliane.
29/07/1998 webmaster@euganeo.it |
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il collegio senatoriale
di Tino Bedin |