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1. EUROPA - La Conferenza per lo sviluppo e la sicurezza
dell'Adriano e dello Jonio.
Inizia oggi ad Ancona
la Conferenza per lo Sviluppo e la Sicurezza dell’Adriatico e dello Jonio.
Ai lavori, che proseguiranno fino al pomeriggio di domani, parteciperanno
alti rappresentanti di tutti gli Stati bagnati dai due mari e delle maggiori
Organizzazioni Internazionali. Alla Conferenza sono attesi alti rappresentanti
degli Stati costieri e delle principali Organizzazioni Internazionali, tra cui:
il Presidente del Consiglio, Giuliano Amato; l’On. Ministro Lamberto Dini; il
Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi; il Sottosegretario agli
Affari Esteri, Umberto Ranieri; il Segretario di Stato per gli Affari Europei
portoghese, Francisco da Costa; l’Alto Rappresentante per la PESC, Javier
Solana; il Coordinatore Speciale per il Patto di Stabilità, Bodo Hombach; i
Ministri degli Affari Esteri di Grecia (Papandreu) Slovenia (Rupel) Albania
(Milo), Bosnia (Prlic), Croazia (Picula).
La Conferenza terminerà il 20 maggio con l’adozione della “Dichiarazione di
Ancona” che formalizzerà il lancio dell’“Iniziativa Adriatica”, con la
quale l’Italia intende promuovere un progetto di alto profilo per la sicurezza
e la cooperazione nell’Adriatico e nello Jonio volto a valorizzare le
potenzialità di questo mare ed a combattere i fenomeni illegali –
immigrazione clandestina, contrabbando di merci e di armi, narcotraffico ed
altri – che si sono moltiplicati nell’area negli ultimi anni in conseguenza
delle ricorrenti e drammatiche crisi balcaniche, creando forti turbolenze in una
regione estremamente delicata per l’Unione Europea.
Alla radice dell’iniziativa italiana vi è la consapevolezza che occorra uno
sforzo congiunto tra i Paesi costieri – che deve coinvolgere anche l’UE –
per volgere il bacino marino ed il relativo entroterra in un’area di stabilità
e progressiva prosperità, valorizzando il patrimonio ambientale, culturale ed
economico originato dalla comune appartenenza allo stesso mare.
2. CROAZIA - Accordo di cooperazione militare con
l'Italia.
Il Ministro italiano della Difesa, Mattarella, e il suo omologo croato, Jozo
Rados, firmeranno oggi un accordo di cooperazione nel settore della difesa,
''che rappresenterà una componente essenziale delle relazioni speciali
stabilite tra Zagabria e Roma e consentirà di avviare forme di collaborazione
in vari campi quali la formazione, l'addestramento, le attività per il
mantenimento della pace, la sanità militare''.
I due Ministri si incontreranno a bordo della nave anfibia ''San Marco'' della
Marina Militare, nell'ambito della Conferenza per lo Sviluppo e la sicurezza
dell'Adriatico e dello Jonio, in programma domani e dopodomani. I colloqui, che
precedono di alcuni giorni l'ingresso della Croazia nella Partnership for Peace
della NATO, rientrano negli ''intensificati rapporti italo-croati e saranno
dedicati all'esame delle principali tematiche di politica internazionale, con
particolare riguardo alla
situazione nei Balcani ed alle relazioni bilaterali''.
3. REPUBBLICA CECA - Messaggio di Havel
sull'importanza dell'Europa.
Il Presidente della Repubblica Ceca Havel ha indirizzato al Parlamento un
messaggio per sottolineare l’importanza per la Repubblica Ceca
dell’obiettivo dell’ingresso nell’Unione Europea e raccomandare ai
Deputati il massimo impegno per portare a buon fine il processo di adeguamento
normativo in vista dell’adesione.
Il rilievo dell’avvenimento e’ dato anche dal fatto che si è trattato della
prima apparizione di Havel in Parlamento dopo l’insediamento del medesimo a
seguito delle elezioni del 1998.
Havel ha tenuto a ripetere la sua concezione
di un’Europa che non si limiti ad essere una
semplice zona di libero scambio, ma che possa divenire uno spazio ove
realizzare una cooperazione basata sulla condivisione di comuni valori. Ai
parlamentari, Havel ha raccomandato di esaminare con urgenza le riforme della
pubblica amministrazione e del sistema giudiziario,
ricordando che si tratti di riforme comunque necessarie per il paese al
di la dell’obiettivo europeo.
Il discorso di Havel e stato complessivamente ben recepito dagli esponenti di
tutti i partiti con sottolineatura della non conflittualità in Parlamento
dell’obiettivo europeo. Lo stesso Presidente del Parlamento e della Camera
Klaus, che negli ultimi tempi ha avuto vari scambi polemici con Havel, ha fatto
dichiarazioni molto sfumate sottolineando l’identità di vedute del Parlamento
con il messaggio presidenziale ed il ruolo positivo svolto dal Parlamento in
questi mesi per accelerare l’attività legislativa.
4. RUSSIA - La Duma elegge il primo ministro.
Nel corso dell’odierna sessione della Duma Michail Kasyanov è stato
confermato Primo Ministro della Federazione Russa. Benché gli esiti della votazione fossero dati per scontati,
la messe di consensi espressi sulla sua candidatura costituisce un primato
assoluto nella storia della Camera Bassa (325 voti a favore, 55 contrari e 15
astenuti.
In blocco a favore di Kasyanov si sono dichiarati i deputati di “Unità”,
“Patria – Tutta la Russia”, “Partito Liberaldemocratico”, “Unione
delle Forze di Destra”, e quelli confluiti nei gruppi “Deputato Popolare”
e “Regioni di Russia”. Più
articolato, invece, il voto espresso dal Partito Comunista, dal “Gruppo
Agroindustriale” e da “Yabloko”, che hanno visto i propri deputati
dividersi tra consensi e voti contrari. In
particolare, la divisione in due parti quasi uguali del Partito Comunista
riflette l’ambiguità con cui Ziuganov stesso guarda ai futuri programmi: da
un lato, diffidenza verso il “liberalismo assoluto”; dall’altro, cauta
apertura verso la possibilità che Kasyanov faccia proprie alcune istanze dei
comunisti, come quella di una più attenta considerazione delle specificità
russe.
Da notare, inoltre, che il sostegno a Kasyanov da parte di uno schieramento così
eterogeneo non è stato condizionato, a giudicare dalle dichiarazioni fatte dai
vari leaders, alla partecipazione dei partiti e dei gruppi nel futuro Governo.
Il sostegno espresso dalla Duma andrebbe quindi letto prevalentemente
come una rinnovata manifestazione di fiducia nel nuovo Presidente, più che una
specifica approvazione di Kasyanov, il quale gode comunque di un discreto
prestigio come “tecnico” capace di catalizzare consensi dalle diverse
fazioni rappresentate nella Duma.
Gli obiettivi primari del futuro governo, che saranno formalizzati in un
programma dettagliato nelle prossime settimane, sono: controllo sui monopoli
delle risorse naturali, risparmio energetico, riduzione del carico fiscale e
semplificazione del sistema impositivo, ammodernamento dei sistemi di difesa,
efficienza della Pubblica Amministrazione, incoraggiamento all’esportazione,
sostegno all’agricoltura ed alle piccole e medie imprese, riforma del sistema
bancario, rimozione degli ostacoli ai movimenti di capitali interregionali,
riforma della sfera sociale e rafforzamento del potere giudiziario.
5. SLOVENIA - Chiarimento con l'Italia sull'adesione
all'Unione Europea.
Il Sottosegretario Ranieri ha ricevuto ieri il Capo negoziatore sloveno per i
negoziati di adesione all’UE, Janez Potocnik e l’Ambasciatore di Slovenia a
Roma, Peter Andrej Bekes, con i quali si è intrattenuto sulle prospettive del
negoziato di ampliamento dell’U.E., con particolare riguardo alla Slovenia. Il
Sottosegretario Ranieri ha colto l’occasione per chiedere quale
interpretazione debba essere data a taluni passaggi dell’intervento di ieri
del Presidente Kucan al Parlamento europeo, secondo cui l’Italia frapporrebbe
ostacoli all’avanzamento del negoziato della Slovenia all’U.E. Tali
passaggi, ove confermati, non potrebbero che suscitare sorpresa e disappunto da
parte italiana.
L’Ambasciatore di Slovenia ha sottolineato che il riferimento all’Italia
nella versione inglese dell’intervento è il risultato di un errore
materiale di traduzione, e che il testo pronunciato in lingua slovena
nell’emiciclo di Strasburgo non conteneva un esplicito riferimento
all’Italia. Egli ha inoltre manifestato il personale rammarico del Presidente
Kucan per l’episodio, anche alla luce dell’andamento soddisfacente del
negoziato di adesione e della constatazione del ruolo costruttivo ivi svolto
dall’Italia.
Il Sottosegretario Ranieri, nel prendere atto delle parole dell’Ambasciatore
sloveno, ha comunque sottolineato di ritenere indispensabile un sollecito
chiarimento pubblico sull’episodio da parte slovena, anche per evitare
interpretazioni strumentali che potrebbero avere ripercussioni sul contesto dei
rapporti bilaterali.
19
maggio 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |