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Giorni dell'Europa

Venerdì 30 aprile 1999

1. KOSSOVO – Molte consultazioni internazionali.
Frenetica giornata di consultazioni con Kofi Annan, Cernomyrdin e Strobe Talbott al centro di importanti incontri. Per Kofi Annan le Nazioni Unite devono rimanere al centro di una soluzione politica al conflitto. Gli incontri di Cernomyrdin a Berlino e Roma hanno permesso di evidenziare un avvicinamento delle posizioni ma non la svolta auspicata. Oggi l'ex premier russo sarà a Belgrado per incontrare Milosevic.
Il Ministro Dini ha incontrato anche il collega bosniaco Prlic per colloqui incentrati sugli effetti del conflitto kossovaro.
Pesante giornata di bombardamenti su tutta la RFJ. La NATO ribadisce la determinazione a portare aventi i bombardamenti. Negli Stati Uniti, una risoluzione proposta al Congresso per appoggiare le operazioni militari non raggiunge la maggioranza dei voti. Ne viene invece approvata una seconda che vincola l'eventuale dispiegamento di forze di terra statunitensi alla preventiva consultazione del Parlamento. La risoluzione dovrà comunque essere approvata anche dal Senato.
Giornata particolarmente intensa sul fronte diplomatico, con Kofi Annan, Cernomyrdin e Strobe Talbott impegnati nei rispettivi giri di consultazioni.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha incontrato a Mosca Eltsin e Cernomyrdin, per poi partecipare a una riunione quadrangolare coi Ministri degli Esteri di Russia, Canada e Grecia. Kofi Annan, che ha elogiato l'iniziativa di mediazione russa, ha ribadito la centralità delle Nazioni Unite nella ricerca di una soluzione politica al conflitto. Secondo fonti stampa russe, il Segretario generale avrebbe anche sottolineato la necessità di compromessi sia da parte della NATO sia della RFJ.
L'inviato speciale russo Victor Cernomyrdin ha compiuto ieri due visite a Bonn e Roma, per poi recarsi a Belgrado oggi. A Bonn l'ex premier ha incontrato il Cancelliere Schroeder e il Ministro Fischer, evidenziando al termine dei colloqui un certo avvicinamento delle posizioni, anche se non ancora la svolta auspicata. Il cancelliere tedesco ha accennato alla possibilità di una sospensione dei bombardamenti in presenza di segni inequivocabili e verificabili di ritiro delle truppe serbe dal Kossovo, ricordando però che il rientro dei profughi deve avvenire sotto la protezione di una forza internazionale di cui la NATO deve costituire il nocciolo. Cernomyrdin ha affermato che Belgrado sarebbe pronta ad avviare il ritiro delle proprie truppe, evidenziando anche la positiva svolta compiuta da Milosevic con l'accettazione di una "presenza internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite con una forte partecipazione russa". E' evidente comunque che permangono divergenze fra NATO e Russia quanto alla composizione della forza di pace e alla dinamica della sospensione dei bombardamenti (ancora ieri Cernomyrdin ha ribadito che la sospensione dei bombardamenti è la prima condizione per l'avvio di negoziati).
A Roma l'inviato russo ha incontrato il Presidente D'Alema e il Ministro Dini, che hanno ribadito all'interlocutore la posizione della NATO già espressa dai colleghi tedeschi. Dopo i colloqui con l'ex premier russo, che hanno permesso di raggiungere un "notevole avvicinamento dei punti di vista", secondo quanto dichiarato dal Presidente D'Alema, quest'ultimo ha ricevuto una telefonata dal Presidente Clinton, col quale è stato fatto il punto della situazione dopo la visita di Cernomyrdin. Per parte sua, il Ministro Dini ha informato alcuni colleghi europei e la Albright sull'esito dell'incontro.
Dopo la tappa romana, considerata essenziale dall'ex premier russo in ragione del contributo dato dall'Italia alla ricerca di una soluzione negoziale al conflitto, Cernomyrdin sarà oggi a Belgrado per colloqui con Milosevic, durante i quali dovrebbe "scoprire le carte" di un possibile nuovo piano di pace russo.
A Bruxelles si è concluso ieri il giro di visite del Vice Segretario di Stato americano Strobe Talbott, che si era precedentemente recato a Berlino e Mosca. Nella sua esposizione ai Rappresentanti Permanenti presso la NATO e al Segretario Generale dell'Alleanza dell'esito dei suoi colloqui, Strobe Talbott, pur riconoscendo il ruolo essenziale della mediazione russa, ha ricordato che la sospensione dei bombardamenti potrà essere attuata solo a condizione che Milosevic accetti le cinque note condizioni della NATO.
Il Ministro Dini ha anche incontrato il Ministro degli Esteri bosniaco Prlic, che gli ha espresso le preoccupazioni del suo Governo per l'impatto in Bosnia del conflitto in Kossovo sia in termini di afflusso di rifugiati che di ripercussioni sul processo di stabilizzazione e ricostruzione. A tale ultimo riguardo, i due ministri hanno convenuto che molti progressi devono ancora essere compiuti nelle aree contemplate dalla "Peace Implementation Conference" del dicembre scorso. Il Ministro Dini ha comunque evidenziato l'impegno della NATO, ribadito anche all'ultimo vertice, a sostegno degli accordi di Dayton.
Sul fronte militare, la giornata di ieri è stata caratterizzata da intensissimi bombardamenti sulla RFJ, che hanno interessato anche Pozarevac, città natale dei coniugi Milosevic, allo scopo di distruggerne il potenziale industriale. Nuovamente colpiti l'aeroporto di Podgorica e il complesso petrolchimico di Pancevo, nonché un impianto per la produzione di nichel a vicino Pristina. Tre ponti sono stati fatti saltare nella zona fra Nis e Kraljevo.
L'Alleanza è più che mai determinata a proseguire i bombardamenti, anche a seguito dell'estromissione dal Governo federale di Draskovic, che indica l'esistenza di una frattura nella leadership jugoslava. Anche Clinton ha ribadito l'intenzione di proseguire le operazioni militari fino all'estate, ma la sua determinazione appare in qualche modo indebolita dalla mancata approvazione da parte del Congresso di una risoluzione di sostegno alle operazioni militari NATO, la cui votazione ha evidenziato un uguale numero di favorevoli e contrari. Il crescente disagio delle forze politiche negli Stati Uniti è testimoniato anche dall'approvazione, sempre da parte del Congresso, di una risoluzione che impone al Presidente di consultare il Parlamento prima di un eventuale invio di truppe di terra in Kossovo. La risoluzione dovrà passare anche al Senato, e l'esito finale è dunque incerto, ma appaiono significative le dichiarazioni di un deputato che ha ricordato come proprio la passività del parlamento abbia consentito 35 anni fa al Governo degli Stati Uniti di "impantanarsi" nella guerra in Viet Nam.

2. KOSSOVO – Precaria la condizione dei profughi in Macedonia.
Ci si aspetta una ripresa del flusso anche a breve termine, mentre la situazione dei campi profughi in Macedonia appare precaria. Missione ministeriale italiana in Albania.
Dopo il massiccio esodo di ieri l'altro al confine albanese, la giornata di ieri è stata relativamente calma, ma "non bisogna farsi illusioni circa le prospettive del flusso di rifugiati", ha evidenziato l'inviato speciale di Kofi Annan in Albania Staffan de Mistura, che si aspetta nuove ondate anche a breve termine.
E' ancora precaria la situazione dell'accoglienza ai profughi in Macedonia, dove l'UNHCR sta negoziando per ottenere dal Governo l'autorizzazione a costruire almeno altri due campi. Secondo le stime dell'Organizzazione, sono 150.000 i rifugiati in Macedonia, 63.000 dei quali ospitati in campi e gli altri in case private. La situazione nei campi è sempre più drammatica, col rischio di epidemie.
In Albania si è conclusa ieri la missione di due giorni dei Ministri Russo Jervolino, Bindi e Turco, che alla presenza dei Sottosegretari Minniti Abate e Barberi hanno visitato i campi profughi e incontrato le Autorità albanesi per coordinare le operazioni umanitarie.

3. CIPRO – L’Italia sollecita il dialogo nell’isola.
Il sottosegretario Ranieri, in visita a Cipro, ha evidenziato con i leaders delle due comunità la necesità di riprendere un dialogo che conduca al superamento della divisione dell'isola. Nei colloqui con Clerides si è parlato anche di processo di adesione all'UE.
Il sottosegretario Ranieri in visita a Cipro ha incontrato il Presidente Clerides e il Ministro degli Esteri Cassoulides. Oltre al processo di adesione di Cipro all'UE, è stata esaminata la situazione politica cipriota, ed a tale proposito il Sottosegretario Ranieri ha evidenziato che occorre intensificare gli sforzi per riprendere un dialogo che conduca ad una soluzione federale, in modo da superare l'attuale divisione dell'isola. La necessità di riprendere il dialogo è stata espressa dall'On. Ranieri anche nel successivo incontro col leader turco-copriota Denktash.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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