EUROPEI


18 aprile 1951: Germania e Francia mettono in comune i mercati delle due materie prime eliminando i pericoli di un nuovo conflitto
Comincia dal carbone e dall'acciaio
la lunga stagione di pace per l'Europa

Nel Trattato CECA entrano anche Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo

di Mariangela Ballo

Il 18 aprile sono settant'anni da quando è stato firmato il primo trattato che ha creato il percorso di formazione dell'Unione europea. Era il 1951, meno di un anno dal 9 maggio del 1950, giorno in cui Robert Schuman, ministro degli esteri francese, aveva fatto la famosa dichiarazione con cui proponeva di riunire la produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, un'organizzazione alla quale potevano aderire anche gli altri paesi europei. Tutti gli anni in questo giorno si celebra la "Festa dell'Europa".

Il 18 aprile 1951 le parole di Schuman si concretizzano nella Ceca (Comunità europea del carbone e dell'acciaio) istituita con il trattato di Parigi, sottoscritto da sei paesi europei: Francia (Robert Schuman), Germania (Konrad Adenauer), Italia (Carlo Sforza), Belgio (Paul van Zeelande e Joseph Meurice), Lussemburgo (Joseph Bech), Olanda (Dirk Stikker). Il trattato è entrato in vigore il 23 luglio 1952, dopo una non facile ratifica degli stati. Il mercato comune fu inaugurato il 10 Febbraio 1953 per il carbone e il ferro, e il 1° Maggio 1953 per l'acciaio. Jean Monnet, il suo ideatore e consigliere di Schuman, fu nominato Presidente.
La Ceca resterà in funzione fino al 23 luglio 2002.

La CECA, un'azione di solidarietà
L'appello lanciato il 9 maggio 1950 dal ministro degli Affari esteri francese Robert Schuman, su ispirazione del suo consigliere Jean Monnet, può essere considerato il punto di partenza dell'Europa comunitaria. All'inizio degli anni '50 l'industria del carbone e la siderurgia erano settori strategici sia sul piano economico che militare, sia per la Francia che per la Germania. Impedire a queste nazioni di servirsene per scopi militari toglieva di mezzo l'occasione di pensare a una nuova guerra.
Il 9 maggio 1950 Robert Schuman dichiarava: "L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme. Essa sorgerà da realizzazioni concrete, che creino anzitutto una solidarietà di fatto".

È su questo principio che la Francia, l'Italia, la Germania e i paesi del Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) hanno sottoscritto il trattato di Parigi, che assicura essenzialmente: la libertà di circolazione dei prodotti e il libero accesso alle fonti di produzione; la sorveglianza permanente del mercato per evitare disfunzioni che possano rendere necessaria l'introduzione di contingenti di produzione; il rispetto delle regole di concorrenza e di trasparenza dei prezzi; il sostegno all'ammodernamento del settore e alla riconversione.
Ecco perché questo ha rappresentato il primo passo verso l'integrazione europea, ulteriormente rafforzata dai trattati di Roma del 1957.
Nelle foto
Il gruppo che ha firmato il trattato di Parigi nel 1951: Johannes van den Brink (Olanda), Dirk Stikker (Olanda), Konrad Adenauer (Germania), Robert Schuman (Francia), Carlo Sforza (Italia), Joseph Meurice (Belgio), Joseph Bech (Lussemburgo) Paul van Zeeland (Belgio).
Robert Schuman firma il Trattato di Parigi che istituisce la Ceca.


Per saperne di più
Trattato di Parigi che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) - Sintesi

17 aprile 2021



17 aprile 2021
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