EUROPEI


Due proposte europee per accedere in sicurezza a internet
Nuove regole per servizi e mercati digitali
Le grandi piattaforme saranno responsabili dei contenuti che ospitano

di Mariangela Ballo

Ciò che è illegale nella vita reale lo è anche on line. Sembra una cosa ovvia, ma non è così. Da quando l'uso di internet è diventato una consuetudine quotidiana, e addirittura una necessità a causa del Coronavirus, si è assistito a un incremento continuo di truffe, furti, pornografia. In breve tempo la Commissione europea è corsa ai ripari. Nell'estate scorsa ha fatto una consultazione tra i cittadini europei e il 15 dicembre scorso ha presentato una proposta di Regolamento (legge europea di immediata applicazione per tutti gli stati membri) che mira a impedire ogni illegalità. Contemporaneamente ha presentato un'altra proposta di Regolamento sui mercati digitali, cosicché, come ha detto alla presentazione Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per una delle priorirà europee "Un'Europa pronta per l'era digitale", oltre che commissaria alla Concorrenza, "Le due proposte perseguono un unico obiettivo: garantire a noi, in quanto utenti, l'accesso a un'ampia gamma di prodotti e servizi sicuri online e alle aziende che operano in Europa di competere liberamente ed equamente online così come offline. Si tratta di un unico mondo. Dovremmo potere fare acquisti in modo sicuro e poterci fidare delle notizie che leggiamo, in quanto ciò che è illegale offline è altrettanto illegale online".
L'iter legislativo di queste due proposte richiederà non meno di un anno. Esse dovranno essere esaminate e approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio (cioè dai rappresentanti degli Stati), secondo la procedura di codecisione. Solo se ci sarà consenso di entrambi, la proposta diventerà Regolamento.

Proposta di Regolamento dei servizi digitali
(Digital Services Act)

Le grandi piattaforme non possono più rifiutarsi di rimuovere contenuti illegali, sia che si tratti di merci in vendita che di opinioni, quando ciò sia chiesto da uno Stato. Perché questo principio non si trasformi in censura preventiva, la rimozione deve essere eseguita su richiesta, e con diritto al ricorso. In tal modo le piattaforme diventano responsabili dei contenuti che ospitano e che gli utenti postano, e sono soggette a multe. Ciò vale anche per la disinformazione e la pubblicità.

Per saperne di più
Un'Europa pronta per l'era digitale: proposta della Commissione di nuove norme per le piattaforme digitali - comunicato stampa della Commissione - 15 dicembre 2020
Informazioni generali in merito alla legge sui servizi digitali - comunicato stampa della Commissione - 15 dicembre 2020
Proposal for a Regulation of the European Parlament and of the Council on a Single Market For Digital Services (Digital Services Act) and amending Directive 2000/31/EC (solo inglese)
La proposta in pdf
Pagina dedicata

Proposta di Regolamento sui mercati digitali
(Digital Markets Act)

La proposta di Regolamento sui mercati digitali definisce le piattaforme controllori del mercato digitale e intende togliere loro il potere di mettere in atto pratiche commerciali sleali. Questo si verifica ad esempio quando queste pratiche comportano l'uso sleale dei dati delle aziende attive su tali piattaforme o determinano situazioni in cui gli utenti sono vincolati a un determinato servizio e hanno poche possibilità di sceglierne un altro. Le grandi piattaforme dovranno modificare radicalmente il loro comportamento, pena una multa che può arrivare al 10 per cento del fatturato.

Per saperne di più
Garantire mercati digitali equi e aperti
The Digital Markets Act: ensuring fair and open Digital Markets"
Proposal for Regulation of the European Parlament and of the Council on contestable and fair markets in the digital sector (Digital Markets Act) - in inglese
Un'Europa pronta per l'era digitale

16 dicembre 2020



16 dicembre 2020
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