EUROPEI

Diario / SABATO 25 MARZO 2017

"Cenaforum" nel giorno anniversario dei Trattati di Roma
Quo vadis, Europa?
Il futuro insieme alternativa alla catastrofe

Nel menu docufilm e Libro bianco della Commissione europea
   Nel giorno dei sessant'anni di Europa unità abbiamo organizzato a casa nostra uno dei nostri periodici "cenaforum" con un bel gruppetto di amici, variegato quanto basta per costituire un campione degli orientamenti generali in tema di Europa. Il "cenaforum" mette insieme l'approfondimento socio-politico con l'aiuto di un filmato e la convivialità tradizionale, che diventa spazio e tempo per lo scambio di opinioni.
L'appuntamento del 25 marzo ha per la prima parte la visione di un docufilm sulle realistiche conseguenze per quello che è l'attuale spazio europeo se popoli e governi decidessero di por fine all'Unione Europea. La base della "immaginazione" è la documentazione delle difficoltà con le quali l'Unione Europea ha affrontato la crisi economica globale e delle insufficienze di visione delle politiche fondate sul bilancio. Non quindi una celebrazione dell'unità europea, ma una presa in carico della sua necessità come argine alla frammentazione globale, che produrrebbe necessariamente non solo più miseria ma anche guerra.
Sul piatto, data la circostanza del Sessantesimo, anche il "Libro bianco sul Futuro dell'Europa. Riflessioni e scenari per l'UE a 27 verso il 2025", pubblico all'inizio del mese dalla Commissione europea. Il documento non offre soluzioni, invita però a scegliere alcuni scenari rispetto alla domanda "Quo vadis, Europa?".
Per i partecipanti al "cenaforum" ho preparato una scheda di sintesi del Libro bianco che può essere utile.

Molti dei progressi che 60 anni fa sembravano impossibili in Europa oggi sono dati per scontati. I nostri giorni peggiori sono in ogni caso di gran lunga migliori rispetto a uno qualsiasi dei giorni che i padri fondatori hanno trascorso al confino di Ventotene. Neanche menti visionarie come le loro avrebbero potuto immaginare le libertà, i diritti e le opportunità che l'UE ha creato. In un'Europa unita che celebra il suo anniversario è il momento di rinnovare le nostre promesse, riscoprire il nostro orgoglio e plasmare il nostro futuro.
Molte delle trasformazioni profonde vissute attualmente dall'Europa sono inevitabili e irreversibili, mentre altre - più difficili da prevedere - si verificheranno inaspettatamente. L'Europa può subirle o può cercare di guidarle: è questo il momento di decidere.
Scenario 1: Avanti così
L'Unione Europea si concentra
sull'attuazione del suo programma positivo di riforme

Entro il 2025: gli europei guideranno automobili automatizzate e connesse, ma potranno incontrare problemi all'attraversamento delle frontiere a causa del persistere di ostacoli giuridici e tecnici; nella maggior parte dei casi gli europei attraverseranno le frontiere senza essere sottoposti a controlli; a causa del rafforzamento dei controlli di sicurezza sarà necessario recarsi all'aeroporto o alla stazione ferroviaria con largo anticipo sull'orario di partenza.
Scenario 2: Solo il mercato unico
L'Unione Europea si rifocalizza progressivamente
sul Mercato unico

Poiché i 27 Stati membri non riescono a trovare un terreno comune in un numero crescente di settori, entro il 2025: i controlli periodici complicheranno l'attraversamento delle frontiere per motivi di lavoro o per turismo; sarà più difficile trovare lavoro all'estero e il trasferimento dei diritti pensionistici verso un altro Stato non sarà garantito; chi si ammalerà all'estero sarà costretto a pagare fatture mediche elevate; gli europei sono restii a utilizzare automobili connesse a causa dell'assenza di norme e di standard tecnici a livello dell'UE.
Scenario 3: Chi vuole di più fa di più
L'Unione Europea consente agli Stati membri che lo vogliono
di fare di più insieme in settori specifici

In ambiti specifici come la difesa, la sicurezza interna o le questioni sociali emergeranno una o più "coalizioni di volenterosi" ed entro il 2025: 15 Stati membri istituiranno un corpo di polizia e un corpo di magistrati per contrastare le attività criminali transfrontaliere; le informazioni sulla sicurezza saranno scambiate in tempo reale e le banche dati nazionali saranno completamente interconnesse; le auto connesse sono di uso diffuso nei 12 Stati membri che hanno concordato di armonizzare le norme sulla responsabilità civile e gli standard tecnici.
Scenario 4: Fare meno in modo più efficiente
L'Unione Europea si concentra sul produrre risultati maggiori
in tempi più rapidi in alcuni settori, intervenendo meno in altri
L'attenzione e le risorse limitate sono concentrate su un numero ristretto di settori ed entro il 2025: un'Autorità europea per le telecomunicazioni sarà abilitata a liberare frequenze per i servizi di comunicazione transfrontalieri, come quelli utilizzati dalle automobili connesse. Essa inoltre tutelerà i diritti degli utenti di telefonia mobile e di internet, ovunque si trovino nell'UE; una nuova Agenzia europea per la lotta contro il terrorismo contribuirà a scoraggiare e prevenire gravi attentati grazie al monitoraggio e alla segnalazione sistematiche dei sospetti.
Scenario 5: Fare molto di più insieme
L'Unione Europea decide di fare molto di più insieme
in tutte le aree politiche

Se le decisioni di livello europeo vengono concordate più velocemente e applicate rapidamente, entro il 2025: gli europei che desidereranno reclamare contro una proposta relativa a un progetto di turbina eolica finanziato dall'UE nella loro zona faticheranno a mettersi in contatto con l'autorità responsabile poiché saranno indirizzati alle competenti autorità europee; le automobili connesse circoleranno senza problemi in tutta Europa grazie a norme chiare applicabili in tutta l'UE; i conducenti possono rivolgersi a un'agenzia dell'UE responsabile di far rispettare le regole.

Il menù socio-politico del nostro "cenaforum" è stato così completo e appetitoso per un dibattito che ha confermato "l'inevitabilità" dell'Europa unita: una condivisione che ha reso ancor più gradevole il "contorno" di cibi locali.

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19 aprile 2017
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Tino Bedin