Il senatore Fiorello Cortiana (Verdi) si è fatto promotore di una mozione sull'obbligo da parte dei lettori delle biblioteche pubbliche di versare i diritti d'autore, la mozione è sottoscritta tra gli altri dal senatore Tino Bedin.
Il Senato, premesso che:
- la direttiva 92/100 CEE del Consiglio, del 19 novembre 1992, ha introdotto il principio secondo il quale il prestito effettuato da istituzioni è un diritto economico del titolare, autore ed editore i quali hanno il diritto esclusivo di autorizzare o vietare il prestito degli originali e delle copie di opere protette dal diritto d'autore;
- la medesima direttiva, all'articolo 5 ha previsto una deroga a tale diritto esclusivo dando la possibilità agli Stati membri di esonerare alcune categorie di istituzioni dal pagamento "della remunerazione" all'autore;
- in attuazione della direttiva 92/100 CEE, l'Italia ha recepito la direttiva con il decreto legislativo n. 685 del 16 novembre 1994 che, all'articolo 5, esonera dal pagamento di qualsiasi remunerazione "le biblioteche e le discoteche dello Stato e degli enti pubblici, a fini esclusivi di promozione culturale";
- in base ad una relazione del settembre 2002 la Commissione Europea ha riconosciuto che l'obiettivo dell'armonizzazione non è stato raggiunto, viste le diversità nel recepimento nei vari Stati membri;
- il 16 gennaio 2004 è iniziato il procedimento di fronte alla Corte di Giustizia Europea per mancato, o erroneo, recepimento della direttiva 92/100 CEE nei confronti sia dell'Italia che di altri Paesi quali Portogallo, Spagna, Francia, Lussemburgo, Irlanda e Belgio che è stato già condannato. La Commissione Europea contesta il fatto che l'eccezione prevista non sia permessa dalla direttiva stessa;
- il 22 dicembre 2004 sono state fatte oggetto del procedimento altri paesi quali la Danimarca, la Svezia e la Finlandia, mentre il procedimento nei confronti dell'Italia è stato sospeso per imminenti cambi nella legislazione nazionale;
considerato che:
- la produzione culturale, e la "cultura" in genere non rientra nella sfera di applicazione dell'articolo 5 del Trattato costitutivo dell'Unione Europea;
- nessuna convenzione o trattato internazionale riconosce il diritto di autorizzare il prestito effettuato dalle biblioteche, né tantomeno di sottoporlo ad un pagamento;
- numerosi Comuni, Province e Regioni, hanno deliberato e continuano tuttora, contro l'introduzione del pagamento per il prestito effettuato dalle biblioteche pubbliche;
- le biblioteche sono luogo e servizio di garanzia per il libero accesso agli strumenti della conoscenza, del sapere e della lettura, così come dichiarato dalle più importanti istituzioni politiche e culturali, sia nazionali che internazionali;
- il pagamento per il prestito bibliotecario, se introdotto, si tradurrebbe in una ingiusta tassa sulla lettura e su un servizio pubblico gratuito che non porterebbe alcun beneficio agli autori né agli editori;
impegna il Governo ad adoperarsi affinché in sede europea, venga intrapreso, al più presto, un procedimento di revisione della direttiva 92/100/CEE al fine del riconoscimento del principio della gratuità del prestito nelle biblioteche degli enti pubblici di tutta l'Unione europea.
Cortiana, ..., Bedin, ...
8 marzo 2005
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